Torniamo ad indignarci, come tanti marsalesi, per il degrado di quello che doveva essere il Parco della Salinella. Parco dei rifiuti, parco delle siringhe, parco dei guardoni, tutto ma non è il parco che avevamo sperato che nascesse.
Sembra, e quasi lo è, troppo lontano quel 2006 quando, il Comune di Marsala aveva investito 5 milioni di euro per sistemare la zona “verde” che vanta una superficie di circa tredici ettari. L’ultimo appalto bandito dal Comune risale al 2011 pari a 300.000 mila euro per il completamento del parco che è stato inaugurato nel 2013 per poi ritornare abbandonato dopo poche settimane dalla sua inaugurazione.
Lo Sportello Unico delle Attività Produttive si era incaricato di individuare i luoghi del parco dove poter individuare dei luoghi in cui poter costruire dei chioschi adibiti alla vendita di bibite, questo per incrementare lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile. Il bando però andò deserto dato che non vi erano persone disposte ad aprire attività in quel luogo di degrado.
Mancano i fondi per l’ordinaria manutenzione del parco come ad esempio per giardinieri ed operatori ecologici. Una volta l’anno però le associazioni di volontariato e ambientaliste cercano di resettare il parco, togliendo tutti un po' i rifiuti che gli incivili gettano.
E pensare che si potevano creare le condizioni per uno sviluppo integrato del territorio. Nel 2012 Marsala, insieme a San Vito lo Capo, Pantelleria e due distretti Tunisini ha ricevuto 800.000 euro dall’Unione Europea nel progetto “Culturas” (Cultura E Turismo Attivo e Sostenibile) coi quali ha sviluppato due itinerari subacquei archeologici.
“A differenza di Pantelleria e San Vito lo Capo dove abbiamo una forte richiesta per il turismo subacqueo – riferisce Stefano Zangara della soprintendenza del mare - a Marsala mancano le richieste dei privati che ci chiedono assistenza e partecipazione nei progetti di archeologia e fruizione di turismo subacqueo; Marsala ha un bellissimo percorso archeologico, ma è poco sfruttato”.
La domanda sembra quasi retorica, “dove sono finiti i soldi”? Cos’è successo al progetto Culturas? Le domande sono tante, le risposte molte meno.
Un tesoro che non è assolutamente protetto e salvaguardato, anzi, abbandonato a se stesso, abbandonato con i rifiuti.
Nel frattempo ecco le immagini fresche e fresche, nella galleria allegata a questo articolo, che raccontano il degrado di Salinella.