Mazara, il totem informativo per i turisti che non è mai entrato in funzione

 Il totem informativo-turistico in Corso Umberto I è spento e non è mai entrato in funzione. E così si buttano via i soldi dell’Unione europea in nome di un troppo spesso strombazzato sostegno alle politiche turistiche che, invece, si infrange sulla quotidianità del ‘intanto mi prendo i finanziamenti e poi si vede’. La colonnina (vedi foto 1 e 2) che avrebbe dovuto guidare turisti e visitatori alla scoperta dei siti e degli itinerari che caratterizzano il territorio del ‘Distretto Turistico Sicilia Occidentale’ non è mai stata allacciata alla rete elettrica.

UN CONTENZIOSO CHE BLOCCA TUTTO ANCHE IL SATIRO – La notizia ci è stata confermata, tempo fa, dall’assessore comunale alle Politiche Comunitarie, Innovazione tecnologica, Rapporti  con il Consiglio Comunale e Servizi Demografici, Vito Ballatore. Il motivo del mancato allaccio? Un contenzioso che dura da mesi tra l’amministrazione comunale e l’Enel relativo ad alcuni conteggi che non quadrano. In pratica il Comune non riconosce alcune somme pretese dall’azienda elettrica e tutto resta fermo. Per lo stesso contenzioso, lo ricordiamo, da parecchi mesi resta al palo anche l’entrata in funzione dell’impianto di climatizzazione al museo del satiro danzante in piazza Plebiscito.

IL DISTRETTO TURISTICO SICILIA OCCIDENTALE – “Sono partiti i sopralluoghi e le prime operazioni di posizionamento dei totem – si leggeva in una nota stampa diramata il 16 novembre 2015 – e dei pannelli informativi elettronici nei Comuni che fanno parte del Distretto. Si tratta di piccole infrastrutture tecnologiche che saranno collocate nei Comuni di Buseto Palizzolo, Calatafimi Segesta, Campobello di Mazara, Castellammare del Golfo, Custonaci, Erice, Gibellina, Marsala, Mazara del Vallo, Paceco, Petrosino, Salemi, San Vito Lo Capo, Trapani, Valderice e all’aeroporto Vincenzo Florio di Birgi”.

UN SISTEMA ‘DISINTEGRATO’ PIU’ CHE INTEGRATO – Questo intervento di installazione dei totem, rientra nel più ampio progetto ‘Sistema integrato di infomobilità del Distretto Turistico Sicilia Occidentale’, finanziato dall’assessorato regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo (intervento P.O. FESR 2007/2013), che prevedeva la creazione di un sistema integrato di informazioni sia di tipo turistico sia relative alla mobilità all’interno del Distretto. Per questo motivo sono stati individuati i punti nevralgici del trasporto extraurbano (aeroporto, porto, stazioni bus) e di maggiore affluenza di turisti. “L’iter seguito per l’attuazione di questa iniziativa – aveva dichiarato nel 2015, Gregory Bongiorno, presidente di Confindustria Trapani e vice Presidente del Distretto Turistico – è stato lungo e difficile ma finalmente dopo anni è possibile vedere i risultati di un lavoro importante per il comparto turistico locale”.

L’APP DI CUI NESSUNO SA NULLA – “Inoltre, è prevista la realizzazione di un portale web e di app per smartphone e tablet – si leggeva sempre a seguire nel comunicato stampa – che consentiranno ai turisti di essere accompagnati alla scoperta delle bellezze storiche, artistiche e naturalistiche e delle eccellenze enogastronomiche proposte dal Distretto Turistico. Quanti turisti hanno scaricato e installato sui propri tablet e smartphone in quasi due anni dal lancio dell’iniziativa? Poche decine: tra i 50 ed i 100 in tutto. I download effettuati dell’applicazione, che tra l’altro è disponibile solo per sistemi operativi android, certificano un altro flop clamoroso.

SODDISFAZIONI PREVENTIVE E MAI CONSUNTIVE – La conclusione della nota stampa di quasi due anni fa sembra, a rileggerla oggi, un pugno in un occhio: “Soddisfazione è stata espressa dal presidente del Distretto, Giuseppe Pagoto, il quale ha sottolineato come questa iniziativa segni un passo decisivo verso una migliore fruizione turistica del nostro territorio”. Non c’è che dire, proprio un passo decisivo. Si, verso lo sperpero, però, dei danari della collettività, europea o locale che sia, poco importa.

Alessandro Accardo Palumbo

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