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24/04/2017 10:43:00

Castelvetrano, archiviato procedimento per calunnia avviato contro ex pentito Calcara

E’ stato il gip di Trapani Emanuele Cersosimo a segnare l’ultimo round del match infinito tra l’ex sindaco Dc di Castelvetrano Antonio Vaccarino e l’ex collaboratore di giustizia Vincenzo Calcara. Il primo ha, infatti, più volte querelato il secondo per diffamazione o calunnia dopo le dichiarazioni rese agli inquirenti e ai giudici.

Adesso, il gip trapanese, anche su richiesta del pm Verzera, ha disposto l’archiviazione del procedimento penale avviato a carico di Calcara sulla base di una querela presentata dall’ex sindaco nel 2015. Vaccarino accusava Calcara di averlo calunniato in Corte di Assise, a Trapani, nell’ambito di un processo a Vito Mazzara, condannato all’ergastolo per mafia e omicidi. In aula, Calcara disse che il Vaccarino era stato vicino ad ambienti mafiosi ed aveva partecipato al traffico internazionale di stupefacenti.

Calcara aveva riferito le stesse cose già in precedenza anche in altri processi. Accuse che nel 1995 erano sfociate della definitiva condanna di Vaccarino per traffico internazionale di droga e all’assoluzione per mafia. Anche a seguito di queste precedenti accuse - le stesse dichiarazioni per cui il gip di Trapani ha disposto l’archiviazione - Vaccarino aveva querelato Calcara, che per tale motivo è stato più volte processato. Prima davanti al gip di Marsala Andrea Scarpa, che sentenziò “non luogo a procedere” per “insussistenza del fatto”, e poi davanti il Tribunale monocratico, sempre a Marsala, che decise di prosciogliere Calcara. Una decisione, poi, confermata dalla Corte d’Appello. Adesso, il gip Cersosimo ha archiviato per il principio del “ne bis in idem”. A difendere Calcara è stato ancora l’avvocato marsalese Antonio Consentino, che ha dichiarato: “Ero certo che il processo a carico del mio assito venisse archiviato. Calcara mi ha fatto sapere che è sua intenzione sporgere querela contro Vaccarino per averlo questi ancora una volta denunciato in relazione a fatti per i quali Calcara era già stato processato e, per di più, ne era sempre uscito indenne. In linea generale il mio assistito si dice convinto che Vaccarino abbia risentimento nei suoi riguardi, per le dichiarazioni accusatorie dallo stesso rese a carico di quest’ultimo nei vari processi penali durante il periodo di collaborazione con la giustizia”. Una condanna, però, seppure lieve, l’ex collaboratore di giustizia l’ha subita nell’ambito di questa querelle. Quella a 900 euro di multa (il pm aveva chiesto un anno di carcere) che il 28 giugno 2016 gli ha inflitto il giudice monocratico di Marsala Bruno Vivona per diffamazione in danno di Vaccarino. La vicenda è quella relativa alle dichiarazioni rese da Calcara nell’ambito di un dibattito sulla legalità svoltosi al Teatro Selinus il 19 gennaio 2011.
ap