La sesta sezione penale della Corte di Cassazione ha annullato, su richiesta dell’avvocato difensore Walter Marino, le misure cautelari (obbligo di dimora nel Comune di Mazara e di presentazione alla pg) disposte lo scorso 20 dicembre dal gip di Palermo per il 43enne Andrea Alessandrini, coinvolto, con l’accusa di intestazione fittizia di beni, nell’operazione antimafia “Ermes 2”.
In precedenza, la richiesta dell’avvocato Walter Marino era stata rigettata dal Tribunale del Riesame di Palermo.
Secondo l’accusa, Alessandrini sarebbe stato uno dei “prestanome” della società Medio Ambiente, che stata creata dai fratelli Loretta per aggirare l’interdittiva antimafia prefettizia subita dalla “Mestra”. Di quest’ultima, Alessandrini era un dipendente.