Ancora un caso di violenze sessuali su una minorenne. Per altro, consumato all’interno di un nucleo familiare.
Un marsalese di 45 anni (G.L.) è, infatti, accusato di avere abusato sessualmente della nipote minorenne per almeno sei anni. I fatti sono relativi ad alcuni anni fa (la vittima, adesso, ha 21 anni), ma solo ora approdano nelle aule di giustizia.
Dopo l’avvio dell’indagine, la Procura di Marsala dispose per G.L. la misura cautelare del divieto di avvicinamento al domicilio e ai luoghi frequentati dalla vittima, figlia di una sorella dell’indagato. Nei giorni scorsi, la giovane vittima ha ribadito le sue accuse nel corso di un “incidente probatorio” svoltosi davanti al giudice delle indagini preliminari Francesco Parrinello.
A coordinare l’indagine è il pm Niccolò Volpe. Teatro dei fatti sarebbe stata un’abitazione del centro storico di Marsala. L’incidente probatorio (interrogatorio a porte chiuse) “cristallizza”, rendendole definitive ai fini processuali, le dichiarazioni di presunte vittime e testimoni. Nell’aula “Borsellino”, erano presenti anche il difensore dell’imputato, l’avvocato Chiara Bonafede, e i due legali della “parte offesa”, gli avvocati Salvatore De Blasi e Giovannella Maria Licari. Al termine dell’incidente probatorio, il giudice Parrinello ha incaricato una psicoterapeuta di redigere una perizia che accerti se la giovane che accusa lo zio abbia subito, in qualche modo, condizionamenti psicologici o sia stata vittima di suggestioni.