Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
12/05/2017 06:00:00

Castelvetrano. Mister Dog rinuncia, i 170 cani non verranno trasferiti in Calabria

 Mister Dog, la ditta calabrese di Rocca di Neto in provincia di Crotone, ha rinunciato all’assegnazione dell'appalto per il ricovero dei cani di Castelvetrano.

I 170 cani di Castelvetrano rimangono nella vicina Sambuca di Sicilia. Il titolo dell’appalto vinto, recitava: “Servizio di ricovero, custodia, pulizia e mantenimento in vita in struttura autorizzata di cani randagi, compreso eventuale cattura nel territorio comunale”.

Che questo bando però non riguardasse l’elevato numero di randagi che ci sono in strada ma gli animali già catturati, che il comune di Castelvetrano ha affidato dal 2015 ad oggi alla Viardi Service di Sambuca di Sicilia (circa 170), l’avevamo già ipotizzato.

Ce ne dà conferma Alessandra De Masi, responsabile della stessa Mister Dog: “Abbiamo rinunciato all’assegnazione per il benessere dei cani, dal momento che il periodo sarebbe stato di un paio di mesi. Ci hanno infatti detto che starebbero per completare un ampliamento della struttura comunale di Castelvetrano. Sarebbe stato inopportuno far viaggiare gli animali avanti e indietro, ne avrebbero risentito troppo, soprattutto quelli che sono in cura per ragioni diverse”.


Ricordiamo anche che tra questi animali, ce ne sono un centinaio che, nel settembre del 2015, furono trasferiti dai canili lager della Laica (la cui presidente, Liliana Signorello, è stata rinviata a giudizio per maltrattamento, in un processo attualmente in corso). I cani erano stati affidati dal Comune a quest’ultima, nel 2013, in vista della riapertura del canile municipale temporaneamente chiuso. E soprattutto in vista dell’ampliamento di cui parla la responsabile di Mister Dog, annunciato in quel periodo e non ancora completato.

E non è che manchino proprio le ultime finiture. Ad oggi ci sono soltanto le recinzioni che delimitano le varie aree, tutte ormai occupate dalle erbacce.


Adesso le possibilità dovrebbero essere due. Rifare un nuovo bando, oppure assegnare nuovamente la custodia alla Viardi Service, che non se l’era aggiudicato proprio a causa di un ribasso superiore da parte di Mister Dog.

Il nodo principale però sta nei pagamenti. La vicina ditta di Sambuca infatti, al momento dell’assegnazione del servizio al centro calabrese, non aveva ricevuto nulla da parte del comune sin dall’ottobre del 2016. Un debito di più di 100 mila euro, nel contesto del quale si era inserito quel bando dai termini ambigui (il trasferimento dei cani già ospitati si mischiava confusamente con i cani da accalappiare direttamente sul territorio).

 

Apparentemente è come se le preoccupazioni di Errante, espresse da sindaco a dicembre del 2016, sullo stress ed il disagio che un trasferimento avrebbe potuto causare agli animali, fosse tornato d’attualità.

Preoccupazioni che parrebbero uguali a quelle della Mister Dog.

Chissà quanto abbiano contato invece le preoccupazioni relative alla solvibilità del comune?

Ad ogni modo, oggi si va incontro ad un periodo economico ancora più depressionario. Il prossimo sindaco, chiunque sarà, avrà probabilmente l’onere del mantenimento dei cani della Viardi ancora per un bel po’, almeno fino a quando non sarà completato quest’ampliamento infinito della struttura comunale di via Errante Vecchia, la cui gestione è improbabile che venga affidata ad associazioni animaliste, visti i risultati del passato con tutte le conseguenze del presente.


Egidio Morici