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13/05/2017 06:00:00

Il notaio, il consigliere, il geometra. Un caso giudiziario a Trapani

 Avrebbero fatto credere al compratore, il consigliere comunale trapanese Silvestro Mangano, che il terreno che gli stavano vendendo era area edificabile. Ed invece non era così.

Quando il Mangano se ne accorse, sporse denuncia. Con la conseguenza di far finire sotto processo, per falso ideologico e truffa aggravata in concorso, cinque persone, tra le quali anche il notaio trapanese Giacomo Cavasino, che adesso, però, è stato assolto dal giudice monocratico Gianluigi Visco.

Il notaio, secondo l’iniziale accusa, avrebbe commesso i reati di falso e truffa nella redazione di due atti. A difendere Cavasino (che non è parente del notaio Cavasino di Marsala) sono stati gli avvocati Giuseppe De Luca e Aldo Verro.

Assolto anche il geometra Antonino Criscenti, che aveva redatto una perizia. Criscenti è stato difeso dall’avvocato Vito Riccardo Rao.

I fatti contestati risalgono al 2008, quando il notaio Giacomo Cavasino stipulò un contratto di donazione tra genitori e figlio per un lotto di terreno e un successivo preliminare di vendita in favore di Mangano.

Il giudice Visco ha, invece, condannato, per truffa, altri due imputati del processo: Benito Giacomo Aleci e Michelina Piacentino. Infliggendo loro un anno e 8 mesi di reclusione, con pagamento delle spese processuali e contestuale condanna al pagamento “in solido” di un risarcimento danni “provvisionale” (in attesa, cioè, della causa civile) di 70 mila euro in favore della parte civile (Mangano). La pena detentiva è sospesa. Ma in subordine “all’adempimento dell’obbligo risarcitorio” entro sei mesi “dal passaggio in giudicato della sentenza”.

Assolto da falso e truffa, infine, Massimo Aleci.