Due medici di fama nazionale dovranno dire, dopo avere esaminato tutti gli aspetti del caso, se al pediatra marsalese Antonino Parrinello può essere addebitata qualche colpa per la morte del piccolo Andrea Mistretta, deceduto a soli tre anni, il 13 aprile 2016, all’ospedale “Villa Sofia” di Palermo, a causa di un trauma cranico con emorragia cerebrale.
Il Gup Matteo Giacalone ha, infatti, nominato a tal fine Francesco De Stefano, direttore dell’Istituto di Medicina legale di Genova, e Armando Cama, responsabile dell’Unità di Neurochirurgia dell’ospedale pediatrico “Gaslini”.
Entrambi saranno a Marsala il prossimo 9 giugno per prestare giuramento e dire di quanto tempo avranno bisogno per studiare il caso ed esprimere il loro verdetto. Il giudice li ha nominato accogliendo una richiesta degli avvocati difensori: Stefano Pellegrino e Stefano Venuti Pellegrino. Alla richiesta si sono associati il pm Anna Sessa e i legali di parte civile: Alessandro Casano e Gaspare La Grassa, legali dei genitori Fabrizio Mistretta e Manuela Monteleone. Ammesse come parti civili, nonostante l’opposizione della difesa, anche due associazioni che si occupano di casi di presunta malasanità.
La difesa aveva chiesto la super perizia “per accertare la sussistenza o meno della responsabilità del medico, rispetto a quelle che erano state le conclusioni dei consulenti del pubblico ministero”, affermando che il caso “non presentava alcuna dinamica di allarme, ma poi si è imprevedibilmente complicato”.