Un decreto ingiuntivo, carte bollate e un conto salato da pagare. E' finita così tra le due aziende sanitarie della provincia di Trapani e di Agrigento. Sono diversi, infatti, i pazienti trapanesi che hanno usufruito delle prestazioni sanitarie per le quali l'Azienda Sanitaria di Agrigento ha sostenuto delle spese utilizzando apparecchiature, sale operatorie e personale e da qui la richiesta di rimborso nei confronti dell'Asp di Trapani che, però, non ha effettuato nessun pagamento. Cosi si è arrivati alla richiesta e all'intervento dell'autorità giudiziaria per la riscossione delle somme che ammonterebbero a 1 milione e mezzo di euro.
Ma sulla restituzione della cifra, il commissario straordinario dell'Asp trapanese, Giovanni Bavetta, con il suo provvedimento di impugnazione del decreto ingiuntivo fa sapere che sono somme non dovute, perché nell'ambito regionale ogni paziente può spostarsi in una qualsiasi struttura del territorio siciliano. Bavetta ha dato mandato all'avvocato Davide Lo Presti del Foro di Agrigento per la difesa in giudizio.