E’ trascorso quasi un anno da quell’incidente mortale che costò la vita ad Antonino De Vita, petrosileno di 21 anni, noto in città per i suoi trascorsi calcistici con lo Sport Club Marsala 1912. Giovedì prossimo, ad un anno dalla sua scomparsa, sarà organizzato il 1° Memorial “Cuore Azzurro Nino De Vita” al quale prenderanno parte le nuove e vecchie glorie della compagine lilybetana.
"Ninuzzo", come lo chiamavano tutti, oltre che come un bravo calciatore, i tifosi lo ricordano come un ragazzo a modo, sensibile ed educato. La notizia della sua tragica fine e le raccapriccianti immagini dell’incidente avvenuto nella strada provinciale che da Marsala conduce a Petrosino (la cosiddetta strada dei lidi, da sempre “testimone” di incidenti mortali) ha gettato nello sconforto quanti lo conoscevano. La prossima settimana, al “Nino Lombardo Angotta”, ci auspichiamo di poter essere in tanti per commemorare il “Guerriero”, così era soprannominato, nel modo in cui lui avrebbe voluto: con il sorriso all’interno di un rettangolo di gioco, a darsi battaglia per 90 minuti un campo e poi ad abbracciarsi al triplice fischio.
A dare notizia ed a curare l’organizzazione dell’evento è stato l’imprenditore Luigi Vinci che già nello scorso mese d’agosto aveva inviato una nota agli operatori dell’informazione per sollecitare un momento in ricordo di Ninuzzo. Riportiamo uno stralcio del comunicato:
“…Era un giovane di belle speranze, tesserato per lo Sport Club Marsala 1912 tragicamente scomparso in un incidente stradale che ha commosso tantissime persone, anche ben oltre i confini del nostro territorio. Così, mentre il Mazara Calcio e altre Società minori ne hanno onorato tempestivamente la memoria intitolandogli dei Memorial, la sua Società, lo Sport Club Marsala 1912, ad oggi ha disatteso e deluso le aspettative di quanti, elevando Nino De Vita a simbolo di quel Marsala battagliero che tutti vorremmo sempre vedere, avrebbero gradito che fosse ricordato nella maniera più giusta e logica … Mi auguro vivamente che questa mia pubblica esternazione possa far riflettere, seppur tardivamente, chi ha disatteso le aspettative di una tifoseria, di una città intera e della famiglia De Vita”. Giovedì il giusto riconoscimento per il “Guerriero”.