Un anno fa, il 28 Maggio, ci fu a Pantelleria un incendio devastante, che eliminò seicento ettari di bosco e di macchia mediterranea nel cuore dell'isola (il 10% del totale del territorio pantesco fu bruciato), nonché molti vigneti. La reazione delle istituzioni fu rapida, e Regione Siciliana e governo promisero l'istituzione del Parco di Pantelleria, per tutelare maggiormente l'isola. Ma oggi quel Parco è solo sulla carta.
A fine Luglio, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto di istituziona del Parco nazionale di Pantelleria, il primo parco nazionale istituito in Sicilia (nel resto d'Italia ne esistono altri 27).
Ma da allora non è accaduto nulla. Tant'è che il Sindaco di Pantelleria, Salvatore Gabriele, ha preso carta e penna per scrivere al Ministro dell'Ambiente e denunciare la situazione di stallo. Il presidente del parco dovrebbe essere l'avvocato Nino Caleca. Caleca è un penalista molto famoso, ha origini di Pantelleria, ed è stato assessore regionale all'agricoltura con Crocetta, cui la nomina compete. L'identikit ideale. Sul nome di Caleca sono tutti d'accordo: Sindaco, Regione, Ministero. Ma proprio il Ministro dell'Ambiente, Galletti, tarda ad emanare la nomina. Perchè?
"Stiamo lavorando per definire poteri e compiti del Parco" spiegano al Ministero, e Galletti assicura: "Caleca sarà nominato e presto avrà anche i poteri commissariali". Ma lo stesso Caleca, adesso si è tirato indietro.
Potete scaricare la lettere del Sindaco Gabriele al Ministro Galletti cliccando qui. «Questa inerzia non è motivabile, né comprensibile - dichiara Gabriele - C’è bisogno di un altro incendio per sbloccare la nomina? L’attuazione del parco non è più rinviabile per un territorio che ha realmente bisogno, anche per il valore simbolico a suo tempo declamato dallo Stato come risposta al vile evento incendiario, di dare immediatamente operatività al Parco nazionale. Sono consapevole che nel panorama italiano e siciliano Pantelleria presenti un assai modesto peso specifico, ma non fatecelo pesare. Lasci Pantelleria fuori dai giochi della politica che non ci appartiene».
"Ringrazio il presidente Crocetta – dice l’avvocato Caleca- per avermi indicato quale presidente. Lo stallo politico provoca gravi conseguenze istituzionali ed a patirne le conseguenze è solo la mia isola. Pertanto ho chiesto al sindaco di Pantelleria di dire al Ministro ed al presidente Crocetta che ho deciso di non accettare più l'eventuale nomina. Non conosco – prosegue - le ragioni politiche del ministro che pure apprezzo molto per la sua attività di governo. Però, ripeto ancora una volta, io con questa politica non c'entro niente”.
COMITATO. l Comitato Pro-Panteschi – Isola di Pantelleria prende posizione in merito alla vicenda della nomina del presidente del Parco di Pantelleria che vede contrapposti il sindaco dell’isola e il ministro Galletti. Per i componenti del comitato a fronte della sollecitazione del primo cittadino a ufficializzare il nome del presidente si è avita una frenata del ministro per il quale «Per la governance di un Parco così delicato serve tempo». Galletti ha quindi spiegato che a breve verrà data esecutività ad un Presidente/Commissario. Da qui la affermazione del comitato che sostiene “ prima viene la fiducia tra Panteschi e le istituzioni, poi quella tra Comune e Ministero. E questa si crea solo quando una comunità più ampia sente la necessità di esprimere la propria vocazione per l’isola in cui vive.
Intanto “il prossimo 18 giugno, i Panteschi si consulteranno democraticamente per capire l’orientamento di questa vocazione: se sono favorevoli al Parco istituito come volano turistico ed economico per l’isola, oppure no. Potranno esprimersi ai gazebo e online durante le giornate in cui avrà luogo la consultazione. In una amministrazione sana, sono le proposte programmatiche votate dai Panteschi che fanno da bussola. Forse il parco stesso, non era nemmeno nel documento programmatico presentato da Pantelleria nel Cuore, quindi non con la stessa rilevanza politica dei gravi temi legati alla sanità. Noi del Comitato –scrivono quelli del Pro Panteschi- , invitiamo le istituzioni a valutare con serenità i prossimi passi, per evitare che la toppa possa diventare peggio del buco. Possibilmente, i risultati della libera espressione dei cittadini che si terrà il 18 giugno, potrà essere un nuovo elemento da aggiungere tra le valutazioni, specie in merito alla perimetrazione”.