Girolamo Fazio non si tira indietro, nonostante la vicenda giudiziaria in cui è rimasto coinvolto, l'arresto e l'accusa di corruzione, il deputato regionale e candidato sindaco di Trapani vuole andare avanti con la campagna elettorale. A confermarlo ci sono le parole della moglie Lilli Ferro che rispondendo ai cronisti che attendevano il marito al rientro dell'interrogatorio con il gip Gaeta, alla domanda se il marito intendesse proseguire con la campagna elettorale ha risposto con un secco "assolutamente sì".
Fazio che è riuscito perfettamente a dribblare i cronisti, non facendosi vedere al suo rientro a casa, ha risposto per oltre 4 ore alle domande del magistrato, ma come abbiamo raccontato ieri, per l'ex primo cittadino trapanese permangono gli arresti domiciliari e dovrà così continuare a fare campagna elettorale da casa, almeno per ora.
La decisione del gip di Palermo per Fazio è stata quella di non rivedere la misura cautelare a differenza degli altri due arrestati dell'operazione “Mare Monstrum”. Ettore Morace, infatti, è uscito dal carcere, il gip ha deciso per gli arresti domiciliari, mentre a Giuseppe Lombardo, consulente dell’assessore regionale Pistorio, è stata revocata la misura cautelare. Per Fazio si attende ora una decisione da parte della Procura di Trapani cui è stata trasferita l’inchiesta e sarà il nuovo gip incaricato a valutare la misura cautelare. Per il deputato regionale è fondamentale anche per l'evolversi della sua campagna elettorale.
Intanto, con una Trapani smarrita, che va avanti in una situazione surreale, con i due candidati principali alla carica di sindaco coinvolti in gravi vicende giudiziarie, ricordiamo che appena 24 ore prima dell’arresto di Fazio il senatore Tonino D'Alì è stato raggiunto da un provvedimento di soggiorno obbligato da parte della DDA di Palermo perché ritenuto "socialmente pericoloso", la vicenda sui trasporti marittimi che, oltre agli arrestati vede coinvolti tra gli altri anche l’ex sottosegretario alle Infrastrutture, Simona Vicari, che si è dimessa e il governatore della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, potrebbe approdare il prossimo 31 maggio davanti alla Commissione Parlamentare Antimafia.
E’ prevista, infatti, l’audizione del prefetto di Trapani Giuseppe Priolo in quanto l’ufficio di presidenza dell’Antimafia ha ritenuto opportuno svolgere alcuni approfondimenti sulla situazione dei comuni sciolti per mafia o sottoposti ad accesso ispettivo che tornano al voto alle amministrative del prossimo 11 giugno, ma Priolo verrà ascoltato anche nell’ambito dell’inchiesta sui rapporti tra mafia e massoneria e come dicevamo anche sulla vicenda Mare Monstrum.
E lo staff di Fazio con una nota comunica che sarà un coordinamento politico, costituito da rappresentanti delle liste che sostengono la candidatura di Girolamo Fazio, a gestire la campagna elettorale fino al momento in cui lo potrà fare personalmente lo stesso Mimmo Fazio.
"Siamo infatti ancora in attesa, fiduciosi, - dicono i rappresentanti del comitato - di conoscere le determinazioni della magistratura dopo che il fascicolo dell’indagine è stato trasmesso dalla Procura di Palermo a quella di Trapani, e dopo l’interrogatorio di garanzia di Mimmo Fazio innanzi al Gip. Proprio in forza del trasferimento del fascicolo i tempi tecnici si allungano.
Il coordinamento politico è costituito da Francesco Salone, Diego Di Discordia, Girolamo Marino, ed avrà una funzione di raccordo tra tutti i candidati delle liste civiche e a sostegno delle iniziative delle campagna elettorale che continua sulla base delle indicazioni del programma.
"È bene anche ricordare che parte rilevante della proposta politica di Girolamo Fazio è, attraverso le liste civiche, un ricambio della classe dirigente e politica nel prossimo consiglio comunale e che su questa proposta, oltre che sulla candidatura di Girolamo Fazio, i candidati continueranno a impegnarsi".