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04/06/2017 02:00:00

Ryanair, record di passeggeri trasportati e utili: +6%. Prezzi biglietti in calo

 Cresce del 6% a 1,32 miliardi di euro l'utile netto di Ryanair nell'anno contabile 2016-2017, chiuso al 31 marzo 2017. Un risultato ottenuto nonostante il calo delle tariffe del 13% che ha spinto la crescita dei passeggeri del 13% raggiungendo 120 milioni e grazie a un load factor (coefficiente di riempimento degli aerei) in crescita al 94 per cento. "Siamo lieti di registrare un aumento del 6%".

Ryanair ha fatto sapere che ha molto pesato sul bilancio, ovviamente, anche la Brexit, con il calo della sterlina che ha impattato negativamente sulla redditività di Ryanair. Per quanto riguarda il futuro, la low cost ha annunciato una crescita più vigorosa attraverso una revisione della flotta con il fornitore Boeing e nuovi aeromobili tra il 2018 e il 2019. Il management non ha negato di prepararsi ad occupare quegli slot che saranno liberati da vettori in fase di ristrutturazione come Alitalia o da quelli in difficoltà finanziaria come Air Berlin. Un anno che vedrà crescere Ryanair organicamente, visto che il vettore no frills si dice "non interessata ad Alitalia", che, probabilmente, "rimarrà un mero operatore di lungo raggio", visto che opera "da ben 70 anni", come ha affermato Sorahan in una intervista a Bloomberg Television, riproponendosi al vettore italiano come feeder.

Una ipotesi che era già stata offerta al precedente management ma poi i fatti sono precipitati. Una strategia articolata che punta a 200 milioni di passeggeri entro il 2024 benché il quadro sia incerto e la prudenza è d'obbligo. Le prenotazioni per il primo semestre sono "ragionevolmente robuste", in rialzo dell'1% su anno, mentre per la seconda metà dell'anno dell'anno la compagnia ritiene di non avere ancora elementi sufficienti per fare delle previsioni dettagliate. 

IL COSTO DEL LAVORO. Ryanair ha il costo del lavoro più basso in assoluto fra tutti i vettori aerei low cost. Piloti, steward, assistenti e personale di terra pesano in termini economici per soli 5 euro a passeggero trasportato, come esplicita la presentazione dell’ultimo strepitoso bilancio della compagnia irlandese. Costa meno della manutenzione e dei servizi aeroportuali di handling. A riporare il dato è il quotidiano Il Sole 24 Ore, che analizza anche il costo medio corrispondente per altre compagnie: vale la metà del costo- passeggero di Easyjet, un terzo di Norwegian airlines, per non parlare dei vettori di bandiera. Espresso in valori assoluti, il costo del lavoro in Ryanair vale solo 633 milioni di euro, meno del 10% dei ricavi totali che nel 2017 hanno superato 6,6 miliardi.

Ma qual'è il segreto di questa formula? La strategia Ryanair sembra puntare decisamente sull'incremento delle rotte e dei passeggeri, che nei grandi numeri compensano il calo dei ricavi unitari dovuto ai continui ribassi di tariffa. Ogni anno la compagnia irlandese fa volare sotto le sue insegne 120 milioni di passeggeri. La profittabilità netta è ormai al 20%. Ogni 100 euro di ricavi, 20 si trasformano in utili netti, spiega il quotidiano degli industriali. Nesuno competitor vanta questo primato. Primato che però viene da lontano: già nel 2010 la redditività operativa del vettore irlandese viaggiava ben sopra il 10%. Ora è arrivata a superare ampiamente il 20%.