Due medici di fama saranno oggi a Marsala per prestare giuramento in Tribunale e assumere l'incarico di periti nel processo che cerca di fare luce sulla morte di Andrea Mistretta, il bimbo scomparso l'anno scorso, a tre anni, dopo aver battuto violentemente la testa.
Bisogna chiarire se al pediatra marsalese Antonino Parrinello può essere addebitata qualche colpa per la morte del piccolo Andrea, deceduto a soli tre anni, il 13 aprile 2016, all’ospedale “Villa Sofia” di Palermo, a causa di un trauma cranico con emorragia cerebrale.
Il Gup Matteo Giacalone ha nominato periti Francesco De Stefano, direttore dell’Istituto di Medicina legale di Genova, e Armando Cama, responsabile dell’Unità di Neurochirurgia dell’ospedale pediatrico “Gaslini”. Entrambi saranno a Marsala oggi per prestare giuramento e dire di quanto tempo avranno bisogno per studiare il caso ed esprimere il loro verdetto.
Il giudice li ha nominati accogliendo una richiesta degli avvocati difensori: Stefano Pellegrino e Stefano Venuti Pellegrino. Alla richiesta si sono associati il pm Anna Sessa e i legali di parte civile: Alessandro Casano e Gaspare La Grassa, legali dei genitori Fabrizio Mistretta e Manuela Monteleone. La difesa aveva chiesto la super perizia “per accertare la sussistenza o meno della responsabilità del medico, rispetto a quelle che erano state le conclusioni dei consulenti del pubblico ministero”, affermando che il caso “non presentava alcuna dinamica di allarme, ma poi si è imprevedibilmente complicato".
Ammesse come parti civili, nonostante l’opposizione della difesa, anche due associazioni che si occupano di casi di presunta malasanità.