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10/06/2017 08:09:00

Castelvetrano, incendio al rifugio abusivo per i cani della Laica

Fiamme in un rifugio abusivo dell’associazione Laica di Liliana Signorello.

Giovedì scorso, intorno alle 17, nei terreni di via Seggio, le erbacce secche hanno alimentato un incendio di vaste proporzioni.

Decine di cani, inseguiti dal fuoco, hanno cominciato a correre impauriti fin quando, dopo l’arrivo dei vigili del fuoco, l’incendio è stato finalmente domato.

Si tratta degli stessi recinti in cui, nell’aprile scorso, i carabinieri di Castelvetrano avevano rilevato la presenza di una quarantina di cani, oltre a quattro carcasse, delle quali una appartenente ad un cane che in anagrafe canina risultava vivo e ancora presente nella struttura comunale di via Errante Vecchia.

Fatti per i quali l’ufficio legale dell’Enpa nazionale aveva anche inviato un esposto alla procura di Marsala.

Siamo a due mesi esatti da allora e gli animali si trovano ancora lì. Al momento è difficile sapere con certezza se e quanti cani siano morti nell’incendio.

Ricordiamo che nel 2015, la stessa zona è stata oggetto del  sequestro di circa 100 cani, a causa del quale la signora Signorello è oggi imputata per maltrattamento in un processo che vedrà la prossima udienza il 26 giugno. Vicenda di cui la nostra redazione si è ampiamente occupata, pubblicando anche le foto shock sullo stato degli animali detenuti.

Nel 2013, prima della realizzazione di alcuni lavori di adeguamento al canile, il Comune le aveva infatti affidato più di 130 cani che, nei primi mesi del 2015 quasi raddoppiarono.

Quando il 10 settembre del 2015 intervennero i carabinieri del NAS di Palermo, nei suoi rifugi di contrada Seggio e nella sua abitazione in città, mancavano più di 100 cani, stando almeno al censimento che l’Asp aveva effettuato pochi mesi prima.