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10/06/2017 06:45:00

Ryanair vuole le hostess e i piloti di Alitalia

 Chi viaggia con Rayanair è abituato a comprare i biglietti con largo anticipo per approfittare di quelle super offerte vantaggiose che ne hanno reso famoso il nome. Stavolta la prenotazione anticipata arriva dalla stessa compagnia low cost più famosa del mondo. Nei giorni scorsi Eddie Wilson, responsabile delle risorse umane di Ryanair, ha scritto all’Anpal, l’Agenzia nazionale per le politiche attive, il braccio operativo del ministero italiano del Lavoro creato per facilitare la ricollocazione dei disoccupati.

RUOLI E ESPERIENZE
Nella lettera inviata al presidente dell’Anpal, Maurizio Del Conte, la compagnia comunica di essere alla ricerca di nuovi lavoratori. Soprattutto piloti, per i quali ci sono già richieste con base a Palermo, Brindisi, Alghero, Cagliari, Lamezia, Bari, Catania e Trapani. Ma anche figure professionali diverse, come ingegneri, steward e hostess. La compagnia low cost sottolinea che «poiché sta continuando ad aumentare i suoi clienti in Italia», questo «porterà inevitabilmente a nuove migliaia di posti di lavoro» nel nostro Paese. La lettera fa seguito a un incontro che si è svolto nelle settimane scorse a Roma tra i vertici della compagnia e quelli dell’Agenzia italiana per il lavoro. Un paio d’ore di scambio di vedute nel corso delle quali Ryanair ha sottolineato la possibilità di utilizzare il proprio «innovation center» di Bergamo come luogo di formazione per preparare i futuri assunti. Questo perché la compagnia low cost si prepara a crescere ancora di dimensione, seguendo la tendenza di un mercato in forte espansione: solo pochi giorni fa uno studio del Censis ha indicato in quasi 400 milioni i viaggiatori previsti negli aeroporti italiani nel 2035 contro i circa 160 di adesso. Evidenziando proprio la necessità che «il sistema Paese si attrezzi per accogliere e gestire in tutte le città un flusso così imponente».

LA RICOLLOCAZIONE
La tendenza è comune a buona parte dei mercati europei e per questo Ryanair ha fatto passi analoghi anche con altri Paesi. Nel caso dell’Italia, però, c’è una differenza che rende non di routine la mossa di Ryanair. Nelle intenzioni del governo italiano, l’agenzia Anpal dovrebbe avere un ruolo di primo piano nella gestione della crisi di Alitalia. Probabilmente mettendo in campo il nuovo strumento dell’assegno di ricollocazione, un buono per pagare servizi di formazione che aiutano il disoccupato a riconvertirsi e trovare un nuovo lavoro. Si tratta di una scelta precisa del governo, che per attutire gli effetti delle grandi crisi aziendali vuole privilegiare questo tipo di strumenti, considerati attivi, piuttosto che prolungare la durata dei classici ammortizzatori sociali, considerati invece passivi, come la cassa integrazione o la mobilità.

GLI ESUBERI
Ryanair, evidentemente, lo sa. E vuole pescare dal serbatoio degli esuberi che sicuramente arriveranno nei prossimi mesi. Il piano industriale presentato da Alitalia e poi bocciato dal referendum tra i lavoratori, ne indicava oltre 2 mila. Ed era stato proprio questo annuncio a far pendere la scelta dei dipendenti di non far passare il piano industriale nel corso della consultazione del 14 aprile scorso che si era conclusa con il 67 per cento dei voti contrari all’accordo già siglato con i sindacati. Terminata la fase del commissariamento, Alitalia potrebbe essere venduta in blocco oppure a pezzi. Alla fine gli esuberi potrebbero essere anche di più, specie nel settore considerato più difficile, quello del personale di terra. In ogni caso Ryanair si fa avanti.