“Ora Basta!”
E’ la scritta a caratteri cubitali spuntata nei manifesti che stamattina hanno coperto la città.
C’è anche l’immagine di un’araba fenice che sfonda un muro di mattoni.
“Castelvetrano deve risorgere dalle sue ceneri! - si legge più sotto – convocazione di una assemblea cittadina per una progettualità di rinascita”.
Nessun altro riferimento, a parte un nome ed un cognome: Angelo Tamburello.
E’ un avvocato molto noto in città, per essere stato anche consigliere comunale di AN per due mandati, dal 1993 al 2001 e poi assessore alle opere pubbliche fino al 2007.
Lo abbiamo contattato e gli abbiamo chiesto il perché di questi manifesti.
Dopo lo scioglimento del Comune di Castelvetrano per infiltrazioni mafiose, vorrei costituire un’assemblea civica permanente con la partecipazione di tutte le categorie produttive, professionali e di volontariato.
Si tratta di un nuovo soggetto politico?
No, le prossime amministrative sono ormai relativamente lontane. Lo scopo è quello di interloquire con la commissione straordinaria che dovrà amministrare la città. Oltre a formare una nuova classe dirigente per il futuro. So bene che, per la mia formazione politica, qualcuno potrebbe pensare ad ipotesi preconcette di carattere elettorale, ma non è così. La mia impressione è che ormai sia davvero il caso di dire basta. E’ il tentativo di stimolare una riflessione civica, che possa portare a delle azioni di buon senso, lontano da qualsiasi partito, movimento o ideologia. Siamo arrivati ormai al punto in cui il colpo di schiena non può essere più rimandato. E per farlo non ci si può certo disinteressare alla vita amministrativa della città. Anzi, questo è forse il momento giusto per risorgere. E lo si può fare insieme, essendo propositivi nel nostro rapporto con i commissari.
In che modo vorrà proporsi?
Non voglio propormi. Non è questo il punto. Voglio solo dare un input. A breve farò una conferenza stampa e avrò la possibilità di parlarne meglio. Oltre, naturalmente, a rispondere alle domande che vorrete pormi.