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12/06/2017 10:02:00

Scrive Legambiente, sull'errata rimozione della posidonia a Marsala e Petrosino

Caro direttore,
Contrariamente a quanto sostenuto dall’articolo apparso sul suo giornale il 9 giugno 2017, che la posidonia non sia un rifiuto e che la sua rimozione dalle spiagge sia un danno, Legambiente lo dice da sempre, ed il circolo che rappresento, lo dice da quando esiste.

Abbiamo criticato aspramente le amministrazioni comunali di Marsala e Petrosino per la rimozione dei banchi di posidonia e per l’utilizzo delle pale meccaniche che insieme alle
alghe, portano via anche la sabbia.

Tutti gli anni, all'inizio della stagione estiva, proviamo a convincere i bagnanti che non solo non si tratta di rifiuti, ma che tutti noi siamo cresciuti, abbiamo giocato e trascorso i migliori anni della nostra gioventù, sulle nostre spiagge, ricoperte, spesso ed anche per lunghi periodi, dalle alghe.

La mia generazione è la prova vivente che non sono nocive per la salute.

Abbiamo anche chiesto al Sindaco di Marsala l’accesso agli atti amministrativi per controllare la regolarità dei lavori. Ricordiamo che la normativa vigente consente la
rimozione in parte e la ricollocazione sul sito.

Non ci è stata data alcuna risposta. Ma al di là di questo, ed è sotto gli occhi di tutti, che i lavori in corso stanno ulteriormente deturpando il litorale sud di Marsala.

La ringraziamo per lo spazio che il suo giornale dedica all’argomento perché è evidente che le associazioni ambientaliste, ed il contributo di alcuni cittadini maggiormente sensibili al problema, non bastano da soli, a convincere l’opinione pubblica che le alghe sono utili all’ecosistema e non dannose per la salute, e le amministrazioni comunali a provvedere diversamente alla pulizia delle spiagge.


Cordiali saluti
Avv. Maria Letizia Pipitone