Ministro dell’Interno, Commissione nazionale antimafia e Prefetto sono stati informati che il sindaco Nicola Cristaldi (Fratelli d’Italia) non ha voluto rispondere ad una questione particolarmente gravosa: se siano state rispettate tutte le procedure di legge per gli affidamenti diretti del primo cittadino – ed alcune gare d’appalto, dietro invito dell’Ente – alla ditta individuale Cucchiara Fina Daniela. Azienda dietro la quale vi sarebbe in realtà il marito, Fabrizio Vinci, coinvolto nell’operazione antimafia ‘Visir’.
LA NOSTRA INCHIESTA HA DATO LA STURA – Dopo la nostra inchiesta in quattro parti – pubblicata alcune settimane fa da Tp24.it, che raccontava come, dal 2012 al 2016, i lavori aggiudicati dal Comune alla Cucchiara Fina Daniela ammontassero a 343 mila 632,68 euro – la questione era approdata in Consiglio comunale. In tale sede il portavoce del Movimento 5 Stelle, Nicola La Grutta, aveva interrogato sulla spinosa faccenda l’amministrazione comunale. Né il sindaco, assente in Aula, né il vicesindaco presente, però, risposero all’esponente grillino. Dopo qualche settimana, quando pareva che il caso fosse destinato a finire nel nulla, un nuovo focolaio di interesse è stato acceso dai penta stellati ma, questa volta, a livello nazionale.
L’INTERROGAZIONE IN SENATO – “Il M5S al Senato ha presentato un’interrogazione parlamentare – si legge nella nota stampa grillina del 20 giugno – per chiedere al Ministro dell’Interno di attivarsi immediatamente affinché sia verificato se nell'aggiudicazione e affidamento dei lavori da parte del Comune di Mazara del Vallo siano stati applicati i principi e le procedure disposte dalle direttive sull'aggiudicazione dei contratti di concessione e sugli appalti pubblici”. Lo ha scritto il componente della commissione parlamentare Antimafia, Mario Giarrusso (M5S), aggiungendo: “Ci risulta che nel corso dell’operazione denominata ‘Visir’ sono state arrestate alcune personalità di spicco della mafia e tra questi un soggetto molto attivo nell’aggiudicazione di lavori pubblici trapanesi. Inoltre apprendiamo che il Comune di Mazara del Vallo avrebbe affidato in maniera diretta o a mezzo gare l’esecuzione di numerosi lavori pubblici, in particolare tra il 2014 ed il 2015, ad una ditta intestata alla moglie di uno dei quattordici arrestati nel mese di maggio, collegato alla famiglia mafiosa di Mazara e complice di attività illecite nell’interesse del sodalizio criminale”
LE RICHIESTE: ISPEZIONE E COMMISSIONE PREFETTIZIA – A completamento del comunicato del senatore Giarrusso si leggono, inoltre, una serie di richieste: “Pertanto chiediamo al Ministro dell’interno di disporre immediatamente un’ispezione presso il Comune di Mazara del Vallo al fine di verificare le procedure sugli affidamenti diretti e le procedure di gara d’appalto nonché l'invio di una commissione prefettizia di accesso, per valutare il grado di compromissione dell'amministrazione”.
IL MEETUP MAZARESE NON SI È FATTO SNOBBARE – “Abbiamo ritenuto doveroso – comunicano gli attivisti del locale meetup di Mazara del Vallo – visto e considerato che l'amministrazione comunale ritiene di non dovere rispondere alle interrogazioni presentate in consiglio comunale, rivolgerci a un componente della Commissione antimafia affinché si occupasse della questione, insieme al Ministro dell'interno e alla Prefettura. Adesso attendiamo fiduciosi che gli organi competenti diano quelle risposte che molti cittadini mazaresi aspettano invano da mesi”.
Alessandro Accardo Palumbo
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