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02/07/2017 09:21:00

Mafia, morto nel carcere di Parma il boss ergastolano di Marsala Gaspare Raia

 Il boss di Marsala Gaspare Raia è morto il 17 giugno scorso nell’ospedale di Parma. Si è saputo solo ieri. Aveva quasi ottant’anni e stava scontando l’ergastolo nel reparto Asr3 ( l’alta sorveglianza per gli ex detenuti al 41 bis) nel carcere di Parma.

All’inizio di giugno le sue condizioni di salute sono peggiorate ed è stato ricoverato in ospedale, dove però i tre posti letto, riservati ai detenuti, sono occupati da altri ammalati in regime di 41 bis, tra i quali Totò Riina.

Viste anche le sue condizioni di salute, aveva un tumore in fase avanzata, e l’età, il giudice, pochi giorni prima che morisse gli ha concesso gli arresti domiciliari per facilitare l’accesso del personale medico che lo aveva in cura. Il 17 giugno  è morto.

L’istituto di Parma è un carcere di alta sicurezza noto per ospitare detenuti al 41 bis come Bernardo Provenzano ( deceduto nel luglio dello scorso anno), Raffaele Cutolo ( il fondatore della Nuova Camorra Organizzata), e Massimo Carminati che è in attesa di giudizio. 

Gaspare Raia era detenuto nel carcere di Parma. Era un ergastolano quasi ottantenne malato, considerato, però, compatibile con la carcerazione. Da più di 25 anni in carcere, era affetto da più patologie e per via di una complicanza è stato ricoverato all’ospedale di Parma ai primi di giugno. Poi il 17 giugno scorso non ce l’ha fatta più ed è morto. La magistratura gli ha concesso gli arresti ospedalieri per facilitare le cure.

Gaspare Raia era stato condannato all’ergastolo al termine del processo legati dall’operazione ‘ Omega’ che nel 1996 aveva portato all’arresto di 80 componenti delle principali famiglie mafiose del trapanese. Insieme a lui erano finiti all’ergastolo altri 26 imputati, accusati di circa 70 tra omicidi e tentati omicidi che coprono un ventennio e comprendono le vittime della guerra di mafia degli anni Ottanta, quella tra i Rimi e i Badalamenti, la faida di Partanna tra i clan Accardo e Ingoglia, quella di Alcamo tra i Greco e i Milazzo, fomentata dai corleonesi di Riina, il conflitto tra i dissidenti della «stidda» e le fazioni di Cosa nostra. Sulla guerra di mafia a Marsala negli anni '90 abbiamo scritto diversi articoli. Uno di questi lo potete leggere cliccando qui.