Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
02/07/2017 15:00:00

Castelvetrano, la Corte d'Appello assolve tre uomini accusati di estorsione

Sotto accusa per una tentata estorsione nei confronti di un impiegato di una finanziaria, la quarta sezione della Corte d'Appello di Palermo, ha assolto Vincenzo Modica, Pietro Messina e Saro Balbestri, il primo di Balestrate e gli altri due di Castelvetrano.

I tre imputati, nel 2015 sono stati condannati a cinque anni di reclusione,  ed ora la Corte d’appello ha ritenuto e sentenziato che non si poteva procedere per la mancanza di querela, avendo il Collegio giudicante deciso che il reato era esercizio arbitrario delle proprie ragioni, reato perseguibile a querela di parte che non è stata mai presentata. Ma vediamo come si sono svolti i fatti. Nel 2010 le persone oggi assolte avrebbero minacciato il professionista che aveva segnalato la cosa alla Guardia di Finanza.

Gli estorsori sapevano quali erano gli spostamenti della vittima, e lo hanno atteso per tutta una giornata che rientrasse e una volta trovato lo hanno spinto e minacciato. Secondo la difesa degli imputati era il professionista che doveva restituire circa 4.000 euro a Vincenzo Modica.  La Corte di Appello a ritenuto il tutto come «esercizio arbitrario delle proprie ragioni», un reato molto meno grave per il quale era necessaria la querela.