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22/07/2017 10:13:00

Marsala, assolto anziano accusato di stalking per "vizio di mente"

 E’ stato assolto per “vizio di mente” il 75enne marsalese Antonino Giacalone, processato davanti al giudice monocratico Saladino per stalking ai danni di una donna con cui, in gioventù, l’uomo era stato fidanzato.

Da una perizia psichiatrica è, infatti, emerso che l’anziano, difeso dall’avvocato Salvatore Errera, al momento dei fatti era affetto da un “disturbo erotomaniaco”. Pare, fosse convinto che la sua prima fidanzata fosse ancora innamorata di lui.

E nessuno sarebbe riuscito a distoglierlo da questo convincimento. Contestualmente all’assoluzione, però, il giudice ha, comunque, disposto per il Giacalone due anni di libertà vigilata per “pericolosità sociale”. Vittima di attenzioni “non gradite” dell’anziano è stata una donna di 63 anni, Antonia Donato.

Una singolare azione di stalking consistita nel lasciare l’abitazione dell’ex fidanzata, in contrada Misilla, prodotti ortofrutticoli, ricotta e persino portafogli con denaro (una volta 300 euro, un’altra 200). Ma la donna, costituitasi parte civile con l’assistenza dell’avvocato Salvatore Fratelli, ha sempre respinto ogni regalia. Lamentando, inoltre, nella sua denuncia, continue telefonate da parte del Giacalone, nonché la sua pressoché costante presenza anche quando si recava in qualche negozio o al supermercato. Tanto che ormai era giunta quasi all’esasperazione. Nell’atto d’accusa, in particolare, si legge che il Giacalone, tra il 2014 e il 2016, ha arrecato molestie e disturbo alla donna “con condotte reiterate, consistite nel transitare quasi quotidianamente con la propria auto sotto l'abitazione della persona offesa e suonare il clacson per attirare la sua attenzione; in continue ed insistenti chiamate giornaliere effettuate sull'utenza fissa della persona offesa; nel controllare e in certe occasioni pedinare la persona offesa al fine di creare le occasioni per un contatto personale; nel cercare vari pretesti per attirare la sua attenzione ed avere la sua presenza; molestava Donato Antonia in modo da cagionarle un grave e perdurante stato d'ansia e di paura tanto da costringerla a rivolgersi alle cure di un medico psichiatra ed in modo da alterare le proprie abitudini di vita, essendo costretta a limitare le uscite fuori casa”. Nel frattempo, in aula, Antonino Giacalone ha dichiarato di avere anche scritto libro sulla sua storia d'amore con la Donato. Manoscritto che mostrava al giudice. A questo punto, il magistrato, su comune richiesta di difesa e accusa (pm Antonella Trainito) ha incaricato un medico dell’Asp, Gaetano Gurgone, di sottoporre l’imputato a perizia psichiatrica.