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28/07/2017 07:47:00

Caso Spanò, a Settembre la sentenza per l'infermiere di Marsala accusato di violenza

  E’ stata fissata per il prossimo 1 settembre la ripresa del processo, con rito abbreviato, davanti al gup Riccardo Alcamo, all’infermiere marsalese Giuseppe Maurizio Spanò, di 54 anni, accusato di abusi sessuali su pazienti sedati per esami diagnostici.

Per Spanò, agli arresti domiciliari dal 15 marzo 2016, il pm Silvia Facciotti ha già chiesto la condanna a 13 anni di carcere. In pratica, il massimo della pena, considerando lo “sconto” di un terzo dovuto all’abbreviato.

Per l’1 settembre, sono previste le arringhe degli avvocati Stefano Pellegrino e Marco Siragusa. Nella stessa giornata potrebbe essere emessa la sentenza.

E sull’esito sembrano esserci pochi dubbi. In mano all’accusa, infatti, ci sono le riprese effettuate dalle telecamere piazzate dai carabinieri nello studio medico privato di via Sanità del noto gastroenterologo Giuseppe Milazzo. E’ qui che sono stati consumati gli abusi sessuali sugli ignari pazienti. Il medico, comunque, non è imputato. “Era assolutamente scontato – afferma, intanto, l’avvocato Francesca Lombardo, uno dei legali di parte civile - che la Cassazione rigettasse l’istanza di rimessione proposta da Spanò, che si è rivelata strategicamente inutile. Il processo va definito avanti al Gip di Marsala, qui dove i fatti sono stati commessi. Adesso dovremo soltanto attendere l’1 settembre e anche in questo caso l’esito sarà certo e scontato”. Tra gli altri legali di parte civile, anche Vincenzo Forti, Calogera Falco e Ignazio Bilardello.