Fermano un automobilista senza patente, ma non gli fanno la multa. Due vigili urbani di Marsala sono adesso indagati dalla Procura della Repubblica, che ha già chiuso le indagini, in realtà, e si appresta a chiedere il rinvio a giudizio per omissione di atti d'ufficio, ex art. 328 del codice penale. I fatti risalgono al 2011, quindi la prescrizione è dietro l'angolo. Però è chiaro che se i fatti verranno accertati i due rischieranno pesanti sanzioni disciplinari, e anche il licenziamento.
Omissione di atti d’ufficio in concorso è il reato contestato dalla Procura a due vigili urbani marsalesi accusati di non aver multato, dopo un incidente stradale, un automobilista che circolava con la patente di guida scaduta da oltre quattro mesi.
L’auto, inoltre, era senza copertura assicurativa per la “responsabilità civile verso terzi”. I due vigili indagati sono Giuseppe Sammartano, di 56 anni, e Vincenzo Marino, di 57.
La Procura (pm Giulia D’Alessandro) ha già notificato loro l’avviso conclusione delle indagini preliminari. Un atto che, solitamente, prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. A difendere i due vigili è l’avvocato Vito Cimiotta.
I fatti contestati sono relativi al 23 novembre 2011, quando, in contrada Cardilla, la pattuglia di vigili intervenne per rilevare un incidente stradale che vide coinvolte tre auto: una Tata condotta da Antonina Rita Ienna, una Fiat Multipla al cui volante era Bruno Tindaro e infine una Bmw guidata Andrea Colla, noto rivenditore di auto. La patente di Colla era scaduta il 5 luglio 2011 e la redazione del verbale, sostiene la Procura nell’avviso conclusioni indagini preliminari, costituiva “atto del loro ufficio che per ragioni di sicurezza pubblica doveva essere compiuto senza ritardo”. Il nome di Andrea Colla era salito alla ribalta quando, nel 2002, fu arrestato nell’operazione antimafia “Peronospera 1”. Poi, però, Colla fu assolto.