Il Giro d'Italia 2018 torna in Sicilia e farà tappa anche in provincia di Trapani, a Santa Ninfa. Già nell’importantissima edizione 2017, quella del centenario della corsa, la Sicilia aveva ospitato due tappe, con la fatidica scalata al Rifugio Sapienza, svoltasi nello scorso 9 maggio. Nella prossima edizione, la numero 101, l’Etna sarà ancora presente ma compariranno anche altre suggestive location. Se l’inizio della corsa (ancora una volta) sarà all’estero – con ogni probabilità, si parla di Israele – già dalla quarta giornata i corridori attraverseranno la Sicilia, con un’inedita ma suggestiva tappa Catania-Caltagirone, in un lungo percorso che si snoderà attorno ai Monti Erei, attraversando comuni come Lentini, Ferla, Palazzolo Acreide e Vizzini, per giungere nella città della ceramica, la “culla degli Erei”; per Caltagirone si tratta inoltre di una grande novità, in quanto l’arrivo sarà sito ai piedi della magnifica scalinata di Santa Maria del Monte, sebbene la corsa abbia transitato nella cittadina già nel secolo scorso (ma era solo un passaggio).
La seconda tappa muoverà invece da Agrigento, in cui il ciclismo professionistico è già sbarcato in occasione dei campionati mondiali su strada del 1994, per poi concludersi a Santa Ninfa, comune del trapanese la cui scelta non appare casuale, considerando che nel 2018 ricade il 50esimo anniversario dello sciagurato terremoto della valle del Belice, violentemente abbattutosi sul paesino. Anche qui non mancheranno scenari suggestivi: dalla partenza nella monumentale Valle dei Templi al passaggio per Sciacca e l’affascinante Selinunte.
La terza ed ultima tappa sicula, prevista per la sesta giornata, vedrà invece i corridori percorrere la parte centro-orientale dell’isola, da Caltanissetta alle pendici dell’Etna. Questa tappa sarà caratterizzata dall’ascesa al Monte Vetore e dalla salita del Valentino, ai piedi dell’Osservatorio Astrofisico, nei pressi della “Muntagna” per eccellenza . La zona sarebbe stata immediatamente adocchiata dall’assessore Barbagallo nel corso della sua visita in occasione della tappa del 9 maggio scorso e questi avrebbe ritenuto la salita del Valentino come un’interessante scalata agonistica per i corridori.
Sebbene l’intesa ufficiale sia arrivata, i percorsi della competizione saranno ufficializzati solo a metà ottobre, mentre è già alle stelle l’entusiasmo dei tantissimi amatori che praticano il ciclismo – specie per tenersi in forma o per passione – sulle strade dell’isola. Un occhio di riguardo va al turismo, considerando i siti strategici toccati dalla corsa: dalle perle del Barocco come Caltagirone, Militello Val di Catania e Catania stessa, ai siti Unesco (Selinunte, Villa romana del casale, Valle dei templi).
Dati alla mano, saranno toccati comuni e territori appartenenti alle tradizionali (ma ormai abolite) nove province siciliane. Per la 18esima volta il Giro d’Italia passerà in Sicilia; per la prima volta, invece, farà tappa in un comune del trapanese. Non era mai accaduto, in 101 manifestazioni, che la Sicilia venisse scelta per due edizioni consecutive, mentre dal 2008 non si disputavano tre tappe di fila sull’isola. Le emozioni non sono mai mancate nei 17 passaggi precedenti: il pubblico spera anche di poter vedere all’opera i propri beniamini locali, dal pluripremiato Vincenzo Nibali al combattivo Damiano Caruso.