Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
09/08/2017 06:00:00

Mafia e politica a Castelvetrano, comincia a Marsala il processo per l'"incandidabilità"

 Si tiene oggi a Marsala la prima udienza camerale del processo, in sede civile, che mira a dichiarare l'incandidabilità di alcuni personaggi politici di Castelvetrano. Il processo è un colpo di coda, diciamo, dello scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di Castelvetrano, avvenuto alla vigilia del voto di Giugno scorso. Castelvetrano è attualmente commissariata. 

il provvedimento di incandidabilità e interdizione dai pubblici uffici riguarda 13 amministratori di Castelvetrano - scelti discrezionalmente dal Ministero degli Interni -  appartenenti a Giunta e Consiglio comunale:  sono l'avvocato  Felice Errante, sindaco, sebbene già dimissionario al momento del decreto, gli assessori Francesco Fazzino, Giuseppe Rizzo, Girolamo Signorello, Angela Giacalone, Daniela Noto, Maria Rosa Castellano, i consiglieri comunali, Enrico Adamo (sotto inchiesta e destinatario di un provvedimento di sequestro dei beni), Francesco Martino, Lillo Giambalvo (il consigliere comunale assolto in primo grado e sotto processo in appello, intercettato a esaltare la figura dei boss Messina Denaro), Salvatore Vaccarino (figlio del più noto Antonio Vaccarino), Francesco Bonsignore e Gaspare Varvaro. 

Oggi, bisogna dirlo, è probabile che ci sia un rinvio, perchè gli interessati solo da poco hanno preso visione delle carte che li riguardano, e non hanno potuto, per ragioni "di ordine pubblico", estrarre copia degli atti. Solo leggere le centinaia di pagine e prendere appunti.

Sulla vicenda abbiamo scritto diversi articoli. Ad esempio cliccando qui potete leggere alcuni retroscena. In questo articolo (cliccando qui) raccontiamo le principali motivazioni che hanno portato allo scioglimento. Qui invece le ultime vicende legate anche alla campagna elettorale. 

La situazione più singolare riguarda sicuramente l'ex Sindaco di Castelvetrano, Felice Errante. E in effetti, sono tante le cose che non quadrano in questa vicenda dello scioglimento di Castelvetrano, e sembra che, ancora una volta, si giochi sulla testa dei cittadini una partita politica ben più grande, che ha solo il pretesto della lotta alla mafia. Ad esempio, perchè la commissione antimafia fa visita al Comune di Trapani nel Luglio del 2016 - appena un anno fa -  e il Prefetto dell'epoca, Leopoldo Falco, non ravvisa elementi per disporre di atti sanzionatori o anche una semplice ispezione nel Comune? Cosa è cambiato da Luglio in poi? E' comparsa improvvisamente la mafia? E prima dov'era?  

Nel caso di Errante, che è stato Sindaco di cinque anni, il procedimento sa un po' di beffa. A febbraio dello scorso anno, quando esplose il caso Giambalvo (prima sospeso dal consiglio e poi reintegrato, in base alla legge) con tutta la bufera che si abbattè su Castelvetrano il Prefetto Falco invitava il Sindaco a "proseguire il mandato amministrativo" in un momento in cui Errante aveva pronta la lettera di dimissioni da Sindaco. E lui continua proprio grazie al "sostegno istituzionale" che godeva. Vista così, oggi, sembra una sorta di trappola

Così come il Ministro dell'Interno, che era Alfano, la commissione regionale Antimafia, e il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica non hanno mai contestato nulla all'allora Sindaco di Castelvetrano. C'è qualcosa che non torna. 

Staremo a vedere. Per la cronaca Errante è accusato "di aver eomesso una serie di controlli all'interno dell'ente, di avere consentito a taluni soggetti, inopportuni, di amministrare, e di avere, in alcuni casi patrocinato il sostegno di soggetti controindicati".