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16/08/2017 18:45:00

Imprese giovanili, contributi in Sicilia con il piano "Ret

Arrivano importanti contributi per le imprese giovanili in Sicilia con il piano "Resto al Sud". Chi ha meno di 35 anni e un progetto imprenditoriale valido potrà ottenere da Invitalia fino a 50 mila euro per avviare l'azienda, gli aiuti potranno arrivare a 200 mila euro se saranno 4 ragazzi a mettersi insieme. Gli incentivi fanno parte del piano «Resto al Sud» varato con decreto meno di due mesi fa. Dopo la pubblicazione in Gazzetta e lo sblocco nei giorni scorsi delle risorse fino al 2019 da parte del Cipe, il ministero della Coesione territoriale di concerto con Mef e Mise pubblicherà le modalità per accedere agli incentivi. Si dovrebbe partire a settembre. I progetti dovranno essere inviati a Invitalia che ne valuterà la sostenibilità tecnico-economica entro sessanta giorni dalla presentazione. Il 35% del finanziamento è a fondo perduto e il resto erogato dalle banche a tasso zero, con il beneficio della garanzia pubblica del Fondo di garanzia per le Piccole e medie imprese. Invitalia dovrà anche stipulare una convenzione con l'Abi – l'associazione bancaria italiana - per le condizioni di concessione dei mutui. Il prestito potrà essere rimborsato entro otto anni dalla concessione del finanziamento, di cui i primi due anni di pre-ammortamento. Sono previste, inoltre, azioni di accompagnamento da parte di enti pubblici, Università ed associazioni del terzo settore, a supporto del processo di crescita. Chi sarà in grado di produrre progetti credibili e sostenibili, avrà il pieno appoggio dello Stato, in un rapporto di responsabilità reciproca, si legge nel decreto.

L'agevolazione riguarda tutte le iniziative imprenditoriali legate all'artigianato, all'industria, al turismo, alla pesca e ai servizi, escluse professioni e commercio a eccezione dei beni prodotti nell'attività di impresa. I beneficiari non devono risultare già titolari di attività di impresa in esercizio e, fino al rimborso del finanziamento, non devono risultare titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato presso un altro soggetto. La norma punta anche a far rientrare meridionali residenti all'estero: possono accedere ai benefici se entro 120 giorni dall'accoglimento della domanda riportano la residenza in una regione tra Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. L'obiettivo è raggiungere una platea di 100 mila nuovi imprenditori: disponibili 1,25 miliardi fino al 2025 dal Fondo sviluppo e coesione, di cui una prima parte sono stati già sbloccati dal Cipe il 7 agosto scorso.