Andrà in scena l'otto settembre, presso il Parco Archeologico, il terzo atto del "Selinunte Festival della Luce. Verità e Giustizia", diretto da Giacomo Bonagiuso, patrocinato dall'Ente Parco nella persona del Direttore Enrico Caruso, nonché dal Consorzio Trapanese per la Legalità e lo Sviluppo.
L'appuntamento sarà scandito in in due momenti: alle ore 19.30, con il coordinamento di Elena Ferraro, l'imprenditrice che ha denunciato l'estorsione dei Messina Denaro a Castelvetrano, il giornalista Onorio Abruzzo introdurrà il dibattito "Dalla parte di Antigone?" con gli interventi del Procuratore Aggiunto presso la Repubblica di Agrigento, Salvatore Vella, del Presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, del Vittimologo dell'Università di Brescia Toni Giorgi. Si tratta di un dibattito tra verità e giustizia definiti come pilastri assoluti della Legalità.
Dopo il dibattito, alle 21.30 andrà in scena lo spettacolo a cura del Collettivo Urbano d'Arte di Castelvetrano sulla Zona Grigia "Fango" scritto dal giornalista Gabriello Montemagno, ed interpretato non da attori professionisti ma da esponenti della Società Civile che, con questo atto pubblico, teatrale, intendono mettere in scena "un dramma in smorfia della mafia"... Gli "attori" sono avvocati, informatori scientifici, medici, studenti, impiegati che con abnegazione hanno voluto dire la propria decisa parola contro ogni mafia ed ogni zona grigia di connivenza.
Il regista di quest'opera, Giacomo Bonagiuso, considera questa "una assoluta novità per una terra che ha troppo pagato il prezzo del silenzio. Questa volta sono gli esponenti della famosa società civile a farsi protagonisti di una risposta forte, chiara, indiscutibile sul fenomeno mafioso; e questo messaggio che proviene da giovani e meno giovani è indiscutibile, chiaro e forte".