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05/09/2017 06:00:00

Regionali, Crocetta fa un passo indietro e appoggia Micari. Accordo tra Fava e Navarra

Il Partito Democratico rompe gli indugi, Matteo Renzi scende in campo e mette ordine tra le fila dei dem, avrà letto il nostro articolo in cui lo etichettavamo come Ponzio Pilato?Renzi incontra Rosario Crocetta, dialogo al Nazareno. Si chiude l'accordo, l'attuale Governatore della Sicilia va verso la rinuncia alla candidatura. Crocetta accanto a Micari, sosterrà la candidatura del Magnifico rettore, le sue liste in appoggio al volto nuovo in corsa per la presidenza della Regione.

Domani pomeriggio la direzione regionale del Partito Democratico si riunirà a Palermo, lo start per questa competizione è pronto. Crocetta non vuole che il centro sinistra perda: “Non sono uno sfascia tutto, la politica sfascista non mi ha mai interessato, voglio passare alla storia come il primo esponente che viene dalla storia del Pci che ha vinto le elezioni in Sicilia, non come colui che l'ha fatte perdere. Il mio è un atto di amore, senza odio. Ce ne fossero altri come me".

Il presidente Crocetta si è ravveduto, non ha negoziato nulla a Roma, così dice. L'amore per questa terra lo ha redarguito dal commettere scelte infauste. Amen. La sinistra ha fatto sintesi. Poche ore ancora, dunque, per ufficializzare la candidatura di Fabrizio Micari.
Il pressing è arrivato dai dem ma anche da Alternativa popolare e dal PSI.

Nino Oddo, segretario regionale socialista, ha parlato di “ immediato vertice di coalizione che ufficializzi l'intesa delle forze politiche. Il tandem Micari-La Via può costituire il giusto mix fra rinnovamento ed esperienza”. Oddo tra l'altro sarà ospite oggi alle 14,00 al Volatore di Rmc 101. 


Non c'è più tempo, non si può più aspettare. Il centro destra unito e compatto ha mirato a vincere.
Queste sono le prospettive per un centro sinistra che ha perso tempo e che non ha marcato l'azione di rilancio. Una coalizione, quella di Nello Musumeci, che ha smussato angoli e infranto vecchi muri, che mira a raggiungere l'obiettivo sotto gli occhi di un centro sinistra affannato dal retro pensiero del tutti contro uno.

La raggiunta coalizione di centro destra ha assaporato la probabile e concreta vittoria, soddisfatta Forza Italia trapanese: “L’unione del Centrodestra apre importanti prospettive di successo e di ritorno al governo della Sicilia. Il coordinamento provinciale di Forza Italia, unitamente ai cinque candidati della nostra lista, si riuniranno al più presto per definire le liste e le proposte, per quanto riguarda il nostro territorio, da inserire nel programma del candidato presidente Musumeci e, soprattutto, da illustrare ai cittadini trapanesi”.

E' lo stesso Micari che parla di accelerazione e di passaggio in velocità, lo sa bene, l'ingegnere, che non si può più aspettare. Necessaria la partenza o verranno travolti dal centro destra, che cresce in percentuale in tutti i territori. Micari, il Magnifico, risponde alle accuse di chi non lo vedrebbe bene a guidare la coalizione perchè sconosciuto: “A parlare è il mio curriculum”.

Micari è pronto a mettersi in cammino per raggiungere ogni angolo, anche quello più infrattato, della Sicilia. Vuole conoscere i siciliani, gli elettori, li vuole guardare in faccia e raccontare la sua Sicilia, quella che nei prossimi cinque anni vorrebbe realizzare.
Ad esprimere apprezzamento per il rettore anche Giuseppe Lupo, vice presidente dell'ARS: “Ho già espresso apprezzamento per l'accordo tra progressisti e moderati attorno alla prestigiosa candidatura del Rettore dell'Università di Palermo, Fabrizio Micari nel corso della segreteria regionale del Pd di lunedì scorso, condivisione peraltro unanime tra tutti i partecipanti. Per vincere è importante l'unità del Pd e della coalizione. È urgente ufficializzare le decisioni e aprire la campagna elettorale".

Si corre spediti per evitare ulteriori perdite, ruolo fondamentale nelle trattative è stato quello di Fausto Raciti, segretario regionale dem. Ha tessuto la tela della mediazione e ha portato a casa il risultato facendolo passare dalla segreteria nazionale, nonostante lo sbruffoncello Renzi se ne fosse, proprio domenica, lavato le mani. Oggi, dunque, dovrebbe essere la giornata giusta per lanciare Micari come candidato
presidente della Regione Sicilia
, per la coalizione del centro sinistra.

A raggiungere un accordo politico Ottavio Navarra e Claudio Fava, i due candidati, da percentuali risicate, alla presidenza della Sicilia, un'intesa che porta a fare un passo indietro a Navarra. Il 10 settembre, i due attori principali, si riuniranno in assemblea regionale per proporre un percorso programmatico e la candidatura di Claudio Fava a Presidente della Regione Sicilia alle elezioni regionali.
“Siamo convinti che la sfida messa in campo è inedita per la Sicilia e per il nostro Paese – hanno affermato Fava e Navarra - L’assemblea del 10 sancirà l’atto di nascita di una sfida politica che non si esaurirà con il voto del 5 novembre. Per questo chiamiamo a raccolta le esperienze migliori della società siciliana. E’ il tempo di un cambiamento necessario ed utile. Vogliamo mettere a disposizione dei siciliani e di tutte le forze che sostengono questo progetto le nostre competenze e la nostra passione.”

 

Si porta avanti Vittorio Sgarbi che ha già individuato due assessori della sua, eventuale, Giunta regionale: Bruno Contrada, Mario Mori.
Il primo ex agente segreto del Sisde, il secondo ex Generale dei Carabinieri, in campo con Sgarbi e il suo movimento “Rinascimento” sostenuto da Giampiero Samorì. Sulla scelta dei due uomini Sgarbi commenta così: “Rappresentano le vittime di un'antimafia farlocca, ideologica, settaria, che ha distrutto la vita di molte persone senza uno straccio di prova ma inseguendo improbabili teoremi, destabilizzando la politica e le istituzioni. La Sicilia deve riscattarsi anche avviando una profonda revisione di queste vicende giudiziarie, in nome della verità".
Sulla penuria di programmi di tutti i candidati presidente si imbatte Riccardo La Rosa, candidato in corsa a governatore della Regione, con il movimento “Siciliani Liberi”: “Stiamo assistendo a un teatrino sulla pelle dei cittadini.

Sta diventando uno stillicidio, prima i candidati e gli accordi e poi forse i programmi. Ma davvero si pensa che i siciliani siano così ottusi? Che la loro scelta sarà sulle facce di vecchi politici e non sulla base dei programmi? Il nostro è l'unico progetto in atto serio e articolato che punta decisamente al rilancio dell'economia e dell'occupazione attraverso l'istituzione della zona economica speciale. Dov'è il programma di Musumeci? E quello di Micari? E la sinistra, quale progetto ha per la Sicilia? La verità è che nessuno ha un programma perché c'è in atto una corsa alla conquista del potere: i partiti sono impegnati nella scelta a tavolino dei candidati per logiche spartitorie da vecchia politica, vendono solo slogan come fanno anche i 5Stelle”. Non ce ne voglia nessuno, ma dobbiamo dirlo. Questa non è politica, è mercato del pesce.