Elezioni Regionali 2017. Tutti pronti per lo start iniziale, i partiti sono in corsa.
L'area di centro destra si conta, il candidato presidente è al suo terzo tentativo, non può rischiare la sconfitta. Liste forti, quelle, che vorrebbero creare, Musumeci chiede ai suoi pupilli, delle varie province della Sicilia, di scendere in campo.
Pronta pure la coalizione di centro sinistra: sabato mattina il candidato presidente, Fabrizio Micari, verrà ufficializzato.
L'ok è arrivato anche dal Ministro Angelino Alfano, il suo partito, Alternativa popolare, ha sposato il progetto Micari, l'incontro avvenuto a Villa Igea, a Palermo, ha sancito l'alleanza.
Dentro la coalizione ci sono oltre al PD, Ap, PSI, Sicilia Futura, la lista per i Territori di Leoluca Orlando, il Megafono di Crocetta e la lista de i Coraggiosi di Fabrizio Ferrandelli.
Proprio Ferrandelli ritorna nel suo alveo naturale, la sua etica politica non gli ha consentito di potere affrancare il progetto Musumeci targato Meloni-Salvini.
In ultimo la convergenza è stata pure quella di Campo Progressista con Giuliano Pisapia.
Così sabato mattina, in un incontro con la stampa, a Palermo, verrà ufficializzata la candidatura di Fabrizio Micari, subito dopo nel pomeriggio sarà presente con Matteo Renzi a Marsala, presso le Cantine Fina, per la presentazione del libro “Avanti”. Il libro sarà il pretesto per iniziare la campagna elettorale, partendo dalla provincia di Trapani dove il Partito Democratico è forte, con un assessore regionale alla Salute
uscente, Baldo Gucciardi. Le aspettative sono alte.
Lo schieramento così composto ha un grande lavoro da fare partendo dalla figura di Micari che è poco conosciuto, i dem sono chiamati a un grande impegno.
Ma la sinistra non è unita, i bersaniani e Massimo D'Alema hanno posto il veto sull' alleanza con Alfano: il loro candidato è Claudio Fava. Lo stesso Fava a Messina si è espresso sulla coalizione di centro destra “l'alleanza del Centrodestra per le regionali in Siciliala giudico con le parole di Pisapia: 'totalmente innaturale...Penso che ci sono molti siciliani liberi che vogliono esprimere un'opinione soprattutto un voto di cambiamento. Mi sembra difficile ci sia un'ipotesi di cambiamento nei candidati che hanno alle spalle coalizioni di ex assessori che raccontano gli ultimi 15 anni di pessimo governo dei siciliani...Tutte le forze della Sinistra mi sostengono mentre il Pd ha scelto la Destra di Alfano: la contraddizione è a casa degli altri. Non saremo noi a far perdere il Pd perché ha già perso quando si è alleato con Alfano. Naturalmente sarà compito nostro dimostrare di avere più competitività e più voti del Pd e del suo candidato. Le campagne elettorali non si fanno contro qualcuno, ma a favore della Sicilia e ei siciliani".
Le coalizioni ci sono, i candidati presidenti pure, adesso il lavoro è sulle liste. La lista “dei territori” del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, si potrebbe ben presto tramutare in movimento politico.