Tassi usurai praticati da una banca nazionale che ha degli sportelli a Trapani. E' questa la vicenda che ha come protagonista un cliente che per un mutuo di mezzo milione per la durata di 15 anni anni si è visto chiedere dall'istituto bancario una somma di 300 mila euro di interessi e per questo si è rivolto ai giudici per evitare l'applicazione di quegli interessi ritenuti da usura. Vediamo nello specifico i fatti. Nel 2011 l'imprenditore si rivolge alla banca per accedere ad un mutuo e ritenuto il tasso d'interesse superiore alla soglia antiusura assistito dagli avvocati Messina e Ardagna si rivolge al Tribunale. La sentenza in seguito ha dato ragione al cliente, il giudice infatti ha scritto tra l’altro che il tasso di interesse pattuito era del 7 per cento nominale annuo, maggiorato dello spread di 4 punti percentuali e che il tasso di mora pattuito era pari al tasso annuo contestualmente maggiorato di 3 punti percentuali e che quindi globalmente superava il tasso di soglia antiusura riferibile al periodo di stipula del contratto di mutuo in questione.
La difesa della banca nei confronti del cliente non è andata a buon fine. Il giuduce ha nominato un perito tecnico d'uffico che nella sua relazione ha confermato il superamento della soglia antiusura con l’applicazione di una percentuale del 7,03 per cento messa in atto dall’istituto di credito, mentre invece la soglia massima prevista è del 7,02 per cento.
La sentenza ha annullato parzialmnte il contratto di mutuo limitatamente alla clausola di pattuizione degli interessi oltre la soglia antiusura e rigettato la domanda della banca sulla postergazione dei pagamenti e stabilendo che il cliente invece non dovrà pagare interessi, con un risparmio di circa 300 mila euro. La banca inoltre è stata condannata al pagamento delle spese legali e il giudice ha trasmesso gli atti relativi a tale contenzioso alla Procura della Repubblica.