Baldo Gucciardi, Assessore regionale alla Salute e deputato del PD, si candida?
Qualcuno ha immaginato una mia candidatura alle nazionali del 2018 ma io ho sempre detto che mi sarei candidato alla prima tornata utile e da assessore uscente, è un dovere istituzionale quello di mettermi a disposizione del Partito.
La diamo per capolista, è così?
Credo che sia così, ho il dovere di trainare la lista. La democrazia è fatta di verifiche e noi la affrontiamo.
Marco Campagna, il segretario provinciale del PD, ha parlato di lista in dirittura d'arrivo, quasi pronta. Sarà una competizione elettorale difficile questa?
Difficile e faticosa, bisogna saper parlare con la gente, bisogna saper parlare di buona politica per riavvicinare la gente alle Istituzioni, anche ai partiti. Cercando di allontanare i populismi.
Paolo Ruggieri ha sottolineato come il PD non abbia, al momento, un candidato marsalese.
In un momento in cui dovremmo fare l'Europa dei popoli questo discorso è davvero limitativo. Il nostro territorio è piccolissimo, composto da 24 comuni. Mi sono sempre occupato di tutto il territorio provinciale prima e di quello regionale ora. E' una cosa di propaganda quella che ha detto Ruggieri.
E' sempre propaganda quello che ha detto Tonino Russo circa la non possibilità di candidatura per numero massimo di mandati di Cracolici, Ruggirello e anche la sua?
Farebbe bene Russo ad occuparsi di come organizzare la campagna elettorale, c'è il vincolo di tre mandati completi, quindi 15 anni. Certamente la deroga sarà necessaria per Antonello Cracolici, per il resto farebbe bene a studiare meglio lo statuto.
Gucciardi, siamo a chiusura di legislatura. Che Sanità ha trovato e che Sanità lascia?
Ho trovato una Sanità in corso, Lucia Borsellino ha fatto un grande lavoro e io da capogruppo parlamentare del PD l'ho sostenuta. C'è stato un lavoro di continuità, ho proseguito quello che la Borsellino aveva iniziato. La Regione Siciliana, che nel 2007-2008 era la Regione canaglia per la Sanità, adesso è tra le prime Regioni del nostro Paese come qualità di prestazioni. Agenas e il Ministero della Salute l'hanno classificata ai livelli della Toscana, riteniamo che sia un punto di partenza.
Il centro destra si compatta e schiera a presidente Nello Musumeci ,che indica, a sua volta, tra gli assessori Roberto Lagalla. Presente in Giunta Cuffaro con la delega alla Sanità. E quella delega rivuole in mano. Che rischi corre la Sicilia?
Io sono un uomo delle Istituzioni e un tecnico delle Istituzioni, la riforma che è stata approvata dai Ministeri affiancanti e dalla Conferenza Stato-Regione non consente di tornare indietro. Non c'è pericolo, la Sicilia andrà avanti così come andrà avanti la Sanità. Se qualcuno ha idee diverse farebbe bene a togliersele dalla testa, subito.