Ha risposto alle domande del pm il 47enne salemitano Enzo Giglio, al processo che lo vede imputato assieme ad altri tre accusati di far parte del gruppo di postini del latitante Matteo Messina Denaro. Giglio è imputato nel processo scaturito dall'operazione antimafia "Ermes" dell'agosto 2015.
Tra i principali imputati c'era il capomafia di Mazara del Vallo, il boss Vito Gondola, morto il 13 luglio all'ospedale di Castelvetrano a causa di una brutta malattia. In aula Giglio ha cercato di difendersi sostenendo che gli incontri con Gondola, Michele Gucciardi presunto boss di Salemi e Michele Terranova, non servivano per la distribuzione dei pizzini, ma per definire una complessa compravendita di un gregge di pecore.
"Sergio Giglio si è posto come referente o interlocutore in vicende mafiose relative ad estorsioni" - così aveva testimoniato in aula il colonnello della Guardia di Finanza Rocco Lo Pane, capo della Dia di Trapani.
Gli altri imputati del processo sono Giovanni Mattarella, di 51 anni, commerciante, genero di Vito Gondola, Ugo Di Leonardo, di 75 anni, ex geometra del Comune di Santa Ninfa, incensurato, e Leonardo Agueci, di 29, ragioniere incensurato di Gibellina. Dei quattro solo Giglio è ancora in carcere. Gli altri sono tornati in libertà.