Sono gli ultimi giorni del governo Crocetta. E alla Regione Siciliana, in giunta, in queste ultime ore, sta passando di tutto. Non solo nomine in quantità, ma anche riforme e assunzioni che si attendevano da anni. E' arrivato il via libera alla riforma delle attività funerarie, che ha l’obiettivo di potenziare il servizio di cremazione, favorire la realizzazione di nuovi cimiteri, regolamentare l'ampliamento di quelli esistenti e il trasporto delle salme.
Un altro provvedimento garantirà l’apertura di oltre 600 laboratori di analisi convenzionati con la Regione che non avranno più l'obbligo di accorparsi ma potranno semplicemente unirsi tra loro tramite il cosiddetto contratto di rete.
Tutto nasce da una norma nazionale che prevedeva il raggiungimento di 100 mila prestazioni tra esami e visite varie nel 2017. Questo obbligo aveva l'obiettivo di aumentare la qualità dei laboratori tagliando.
Da qui una lunga battaglia col governo regionale. Fino a quando, lo scorso mese di luglio, due ordinanze del Cga, in seguito al ricorso dello studio Pensabene Lionti, non solo hanno nuovamente previsto lo stop all'obbligo di accorparsi, ma hanno aperto alla possibilità di ricorrere al contratto di rete, una soluzione che consente ai laboratori di mantenere personalità giuridica.
Spazio anche ai panificatori. Da tempo il settore lamenta un abusivismo dilagante e rivendica nuove norme per regolare le attività. La giunta ha così dato il compito all'assessore alle Attività produttive, Mariella Lo Bello, di predisporre una legge per regolamentare la professione di panificatore a cominciare dai requisiti per l'esercizio della professione fino ai diritti al riposo e alla turnazione delle aperture per i festivi e nelle domeniche.