Cambi di casacca e giri di valzer. Approda ieri il deputato regionale, Giovanni Lo Sciuto, in Forza Italia. Lascia Alternativa popolare, lo fa per mancanza di spazio, e non, per come dice, per progettualità. Gli spazi nel centro sinistra per la provincia di Trapani sono out, Alternativa popolare nel collegio non è in grado di poter allestire una lista che possa prendere il 5% di sbarramento, quindi emigra in lidi più attrezzati.
Il passaggio è avvenuto in conferenza stampa, a Palermo, nella giornata di ieri, con Lo Sciuto anche Nino Germanà e Orazio Ragusa che, invece, lascia i centristi di Giampiero D'Alia.
A battezzare l'ingresso il commissario regionale degli azzurri, Gianfranco Miccichè: “Sono felice di accogliere questi ingressi, Forza Italia ora è ancora più forte, saremo il primo partito del centrodestra e tireremo la volata al nostro candidato presidente Nello Musumeci”.
C'è da capire, adesso, come si presenterà la lista di Forza Italia in provincia di Trapani. L'ingresso di Lo Sciuto, tra i forzisti, dovrebbe implicare la conseguenziale candidatura dentro la stessa lista. Al momento ad essere indicati come candidati sono: Giuseppe Guaiana, Stefano Pellegrino e Toni Scilla. Con l'arrivo del castelvetranese Lo Sciuto gli equilibri potrebbero cambiare, qualcuno dava il deputato, ex Ap, candidato in Diventerà Bellissima, dalle parti di Nello Musumeci smentiscono e indicano Lo Sciuto in quota Forza Italia.
Uno dei tre nomi dovrà fare un passo indietro per lasciare spazio alla new entry. Guaiana e Pellegrino sono uomini di partito, uno all'ARS, l'altro ha riscosso 1500 preferenze alle amministrative trapanesi di giugno scorso, è uomo di fiducia del senatore Tonino d'Alì. Toni Scilla dovrebbe rappresentare l'area d Saverio Romano dentro quella lista. Posti risicati e un uomo che avanza. Determinante sarà questa settimana per un maggiore equilibrio.
Un altro politico, candidato, che rimanda indietro l'ipotesi di un suo ritiro dalla corsa è Paolo Ruggieri.
Si giocherà, Paolo Ruggieri, la partita in lista con Diventerà Bellissima, l'avvocato marsalese è punto di riferimento, in città, di Nello Musumeci . La lista dovrebbe essere composta anche dal trapanese Francesco Salone e da Giorgio Randazzo, consigliere comunale di Mazara. Più le donne, che si cercano con fatica.
Randazzo affida alla sua pagina facebook la decisione di correre per uno scranno all'ARS:
“Mi candido all'Assemblea Regionale Siciliana. Lo faccio per quelle migliaia di cittadini onesti e liberi insieme ai quali in questi anni ho lottato per ripristinare la "verità" sulle grandi questioni del nostro territorio. Lo faccio per chi è stanco di non vedere tornare i propri figli, per tutti quei ragazzi pieni di speranza che non sono disposti più a scommettere su questo territorio, per le nostre città che si stanno impoverendo delle menti brillanti e invecchiando in un vortice di immoralità e devianze senza precedenti. Lo faccio per me, per dare sfogo alla mia passione più grande, aiutare la gente”.
Non finisce il noir grillino. Ieri, presso il Tribunale Civile di Palermo, la difesa di Mario Giulivi, l'attivista che ha fatto ricorso per essere stato escluso dalle regionarie del movimento Cinque Stelle, ha depositato delle dichiarazioni dell'attuale sindaco di Torino, Chiara Appendino. La dichiarazione consterebbe nel non aver mai firmato un codice di regolamentazione che lega i candidati pentastellati con il movimento. Creando così un precedente. L'udienza fissata per ieri non è entrata nel merito della decisione ma ha permesso l'integrazione del contraddittorio. Dal movimento fanno sapere che non c'è più il tempo per svolgere un'ulteriore votazione online, nelle more la possibilità di ripeterle solo per la provincia di Palermo. La decisione del giudice è prevista entro la settimana.
Ha presentato lista e simbolo Claudio Fava, candidato presidente alla Regione per Si e Mdp-Art.1
La lista si chiama “I Cento Passi per la Sicilia”, in memoria di Peppino Impastato, il logo è stato presentato a Palazzo d'Orleans.
Accanto a Fava, il suo eventuale futuro vice presidente, Ottavio Navarra.
E intanto gongola l'attuale governatore della Sicilia, Rosario Crocetta. La Corte dei Conti di Roma ha respinto il ricorso della della procura della Corte dei Conti per l’impugnativa del consuntivo 2016 della Regione siciliana. E' lo stesso presidente che parla di bilancio salvo e di conti della Regione in ordine:
“La Corte dei Conti di Roma ha respinto l'impugnativa del consuntivo 2016 che era stata richiesta dal procuratore generale di Palermo Pino Zingale. La prova certa della verità dei nostri conti. Abbiamo salvato i conti della Sicilia, abbiamo trovato una Regione ai limiti del dissesto e consegniamo al nuovo governo un bilancio in attivo, 1500 opere programmate in Sicilia per gli investimenti, una programmazione europea avviata, un accordo con lo Stato che si traduce in 2 miliardi di euro in più ogni anno per il nostro bilancio. Tutto questo per continuare un processo di sviluppo già avviato. Coloro che in questi mesi ci hanno attaccato sul bilancio, chiedano scusa ai siciliani”.
Respinto, dunque, il ricorso del Procuratore Zingale che contestava, nel merito, la veridicità del bilancio del 2016.
In campagna elettorale, in giro per le città della Sicilia, con la sua sfida gentile Fabrizio Micari, candidato presidente per la coalizione del centro sinistra.
Ieri è stato a Vittoria, ha incontrato il mondo dell'imprenditoria agricola: “La Sicilia che produce, le sue imprese, devono essere al centro del nostro programma”.
Nella mattinata di oggi Sicilia Futura e PSI presenteranno lista e simbolo comune, per la competizione elettorale regionale. Presenzieranno in conferenza stampa, a Palazzo dei Normanni, Nino Oddo, segretario regionale del PSI, Totò Cardinale, presidente onorario di Sicilia Futura, deputati e candidati delle liste per i collegi della Sicilia. Il tandem dei due partiti sosterrà Fabrizio Micari alla presidenza della Regione.