Ma che fine ha fatto il peschereccio Anna Madre? E' il peschereccio che è stato sequestrato da una motovedetta tunisina ormai quasi una settimana fa. Già poche ore dopo il sequestro si era attivata la diplomazia internazionale, e tutti assicuravano che il rilascio sarebbe avvenuto entro poche ore. E invece il peschereccio è ancora lì, i marinai sono bloccati, l'armatore sta subendo un sacco di danni. Il peschereccio è stato sequestrato perchè la Tunisia contesta la pesca nelle acque internazionali della zona del "Mammellone" che invece i tunisini vorrebbero solo per loro.
L’ambasciatore italiano a Tunisi, Raimondo De Cardona, ha incontrato il ministro dell’Agricoltura e della pesca tunisino Samir Taieb. Qual è il problema? Che i tunisini per il rilascio vogliono che si paghi un'ammenda. Il rilascio potrebbe avvenire lunedì. Ma a quanto ammonta la cifra? 50.000 euro. «Ho appreso la notizia dell’ammontare dell’ammenda in nottata direttamente dall’ambasciatore italiano in Tunisia, De Cardona - dice uno degli armatori, Giampiero Giacalone -. Si tratta di una somma per noi insostenibile e che va a sommarsi alla perdita dei 40 mila euro del pescato che era a bordo e che è stato sbarcato e preso in consegna dalle autorità tunisine e alle giornate di fermo del motopesca. Confido nell’azione di mediazione del presidente della Regione Rosario Crocetta, sensibile alla vicenda dal primo giorno, e del suo consulente Sami Ben Abdelaali».