Continua la telenovela infinita della battaglia contro le case abusive in Sicilia. Dopo le minacce al commissario straordinario del Comune di Licata, dalla Regione Siciliana hanno deciso di responsabilizzare i Comuni, e una circolare, partita venerdì, invita i Comuni siciliani a provvedere alle demolizioni entro 60 giorni, se no scatta il commissariamento. La diffida è partita dal dipartimento dell'Urbanistica. Il fatto è che nella battaglia contro l'abusivismo nessuno sa che pesce pigliare. Alla Regione Siciliana, per esempio, non ci sono nemmeno i dati aggiornati, perché il 30% dei Comuni non li trasmette.
Cosa deve fare un Comune rispetto ad una casa abusiva? Innanzitutto, accertato l'abuso, il consiglio comunale deve dichiarare la pubblica utilità del bene o la demolizione. Poi, il Sindaco deve procedere con l'ordinanza di demolizione, e le sanzioni pecuniarie che devono essere comminate. Cosa succede nella realtà? Che capita addirittura che un immobile costruito a meno di 150 metri dal mare sia dichiarato abusivo, sia acquisito al patrimonio del Comune, ma i proprietari continuino a goderne. E anche le demolizioni, quando si verificano, sono solamente vecchi ruderi.
Tra i Comuni inadempienti nel comunicare i dati alla Regione Siciliana ci sono anche San Vito Lo Capo e Salemi. E per San Vito Lo Capo il dato è grave, dato che è un Comune ad alta densità turistica, dove gli abusi sono all'ordine del giorno. Solo a Marsala, nel 2017, ci sono state invece circa 60 segnalazioni di casi di abusivismo.
Tutto è ormai registrato sul Siab, il servizio della Regione che registra gli abusi edilizi scoperti dai Comuni. Da Gennaio a Luglio 2017 ne sono stati segnati 607 nuovi, per un totale di 134.301 metri cubi di cemento non in regola con le licenze.