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24/09/2017 06:35:00

Giacomo Tranchida/1: "Mi candido per cambiare la Regione, e il Pd. Ecco cosa voglio fare"

 Giacomo Tranchida, presidente del consiglio comunale ad Erice, si candida alle Regionali nel Pd, insieme a Baldo Gucciardi, assessore regionale uscente e Paolo Ruggirello, deputato uscente. Una pazzia, Tranchida?

Io mi candido con la mia storia di amministratore locale,  avendo chiaro che buona parte delle azioni che non si possono sviluppare nei territori, nei Comuni, e che interessano la vita quotidiana, riguardano una responsabilità oggettiva della Regione, non solo sui servizi ma soprattutto per tutte quelle che sono le politiche di sviluppo e il lavoro, che è il vero dramma delle nostre comunità.

E' prevalsa la linea dentro al PD di fare una lista forte, costi quel che costi. Come ne uscirà il Partito Democratico il 6 novembre?

Io penso ad un PD diverso rispetto a quello che è stato gestito negli ultimi anni in provincia di Trapani, lo dico chiaro. Molto più attento al quotidiano, che dal basso abbia la capacità di proporre sfide e di far cambiare rotta a livello regionale. La riforma delle province, questo grande bluff, ha ridotto i territori, per quanto riguarda ad esempio, le scuole ad una condizione disastrata, e per altri versi anche le strade. Ha tolto poi all'aeroporto di Birgi una risorsa importantissima, i Comuni hanno fatto colletta ma oggi siamo davanti a un paradosso: si chiedono soldi ai Comuni e la Regione che aveva promesso mari e monti ci porta un contratto di comarketing scaduto, ad un appalto per le nuove rotte che non c'è. Al di là delle battute sono state tagliate le tratte e così' non va....

Lei vede una responsabilità del PD per la situazione un po' di stallo all'aeroporto di Birgi?

Mi ricordo che sia Renzi che il Ministo Delrio ebbero ad avvertirci di non scherzare con il fuoco. La questione è questa: oggi lo scenario di guerra nel Mediterraneo   fa si che la Sicilia diventi l'unico appetibile luogo di vacanza sicuro nel sud Europa.  In una condizione che ci vede favoriti noi non siamo nelle condizioni di avere una strategia di confronto con la compagnia Ryanair. Ci sono in Sicilia quattro o cinque scali della compagnia, anziché fare giocare Rynair a dettare le regole il governatore della Sicilia avrebbe dovuto fare un ragionamento di pianificazione dei costi. Invece Rynair è arrivata a Trapani e ha dettato legge.

Lei ha scritto una lettera aperta al Prefetto Darco Pellos, per chiedere a che punto è la situazione su Birgi. 

Si, io non voglio giocare allo sfascio. Il mio è un grido di dolore, dobbiamo darci una mossa. Migliaia di cittadini hanno investito nel turismo, anche la nonna ha investito i suoi soldi per realizzare un b&b per il nipote disoccupato. Dopodichè come si arriva qui? A nuoto? Mi pare difficile. Con il treno? Ci arrivi con il volo, con l'aereo, e in quel settore bisogna investire. 

Lei da sindaco di Erice  è intervenuto tanto con la Regione per questioni come l'acqua e altri servizi. Non è che da presidente del consiglio se la passi meglio. E' sempre lì a scrivere e sollecitare, anche su altri temi... 

Se ci riferiamo agli incendi, io capisco che nel mezzogiorno d'Italia sia successo di tutto di più ma continua ad esserci un'azione animata da piromani. Non si trova nella Regione una energia per la lotta al contrasto. Ad Erice sono andati via migliaia di ettari perchè l'autobotte era rotta, da qui la proposta: la Regione affidi ai Comuni il patrimonio demaniale boschivo, anche uniti in consorzio. Affidi anche il patrimonio e il personale, decideranno poi i sindaci se fare la pulitura in tempo utile per evitare incendi o addirittura pulite le canalette. Si decentri questa capacità operativa.

I suoi mandati di sindaco, dieci anni a Valderice e dieci anni ad Erice, sicuramente hanno rafforzato la sua figura politica. La discesa in campo è pericolosa per i suoi avversari?

Io non mi pongo il problema se il cittadino -  elettore possa essere uno di centro destra o centro sinistra. Io lo invito a puntare al centro e alla mia esperienza, scusate la presunzione, di amministratore locale e di risoluzione di problematiche. Non è la ricerca di un voto ad personam quanto sull'esperienza, non ho padrini e non ho padroni, sono  diverso rispetto ai soliti noti.

Abbiamo sentito e letto di discorsi che mirano ad un campanilismo superato, far votare il candidato della propria città è un'idea di politica superata. La smantelliamo?

C'è una logica di campanile ma noi non stiamo votando per il quartiere o per le amministrative, stiamo votando per la Regione dentro una logica provinciale e dentro un'Area Vasta. Giacomo Tranchida, da sindaco di Erice, insieme ad altri, si è speso affinchè nascesse la cabina di regia a Marsala per gestire oltre 80 milioni di euro, per riqualificare tutta la zona costiera. Cosa abbiamo fatto? Abbiamo consentito a Marsala di rubare? No, abbiamo fatto una scelta di campo.

Lei sarà in grado, da deputato, di rappresentare gli interessi di tutto il territorio?

Io su alcune azioni mi sono speso e continuo a spendermi andando oltre la logica degli schieramenti politici. Sono convito che la vera rivoluzione che va fatta alla Regione è quella della delega del decrentamento per l'utilizzo dei fondi europei. Bisogna finirla con l'atteggiamento che ha fatto perdere alla Regione una serie di fondi europei, evitiamo che l'imprenditore sia costretto ad andare a Palermo, guarda caso ci va sempre con il deputato di turno. Il deputato, in buona parte, fa questo: l'accompagnatore per la raccomandazione. Gli imprenditori e gli Enti Locali hanno il diritto - dovere di investire nei propri territori. I sindaci sono in grado di poter assicurare velocità e speditezza ancor più trasparente rispetto a quello che accade dentro la stanza di un burocrate regionale che cerca la virgola per dire che quella pratica non potrà andare avanti.

Lei andrà a fare il picconatore?

Io non mi arrendo e non mi rassegno al fatto che in Sicilia nulla deve cambiare. Nel mio piccolo ho dimostrato quello che so fare. Non ho bacchetta magica e non ho nulla da promettere a nessuno, sono convinto che posso spendere una esperienza che mi porto dietro.