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28/09/2017 09:06:00

Scoperta una maxi serra di marijuana a Poggioreale, due arresti

 Scoperta una maxi serra di marijuana a Poggioreale. Due arresti. 
Nella mattinata di ieri 26 settembre 2017, a Poggioreale in contrada  Fontanelle, nell’ambito delle operazioni di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti condotta dalla Compagnia Carabinieri di Castelvetrano,i  militari, guidati  dal Maresciallo Giovanni Ferraro, coadiuvati nell’operazione dal Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno tratto in arresto:

- CORTE Antonino, 47enne;
- CORTE Francesco, 43enne;
fratelli, entrambi poggiorealesi, disoccupati e noti alle forze dell’ordine.

Sottoposti a perquisizione domiciliare e personale presso un fondo agricolo dove erano soliti svolgere attività agropastorale, venivano trovati in possesso di 651 piante di “canapa indica” coltivate all’interno di un magazzino appositamente adibito a “maxi-serra” e attrezzato a regola d’arte con tutto l’occorrente per la ventilazione, riscaldamento ed illuminazione delle  piante, avendo predisposto ogni cautela utile ad evitare che dall’esterno si potessero notare le piante. E poi è stato trovato vario materiale idoneo al confezionamento ed al taglio degli stupefacenti;vun fucile a canne mozze cal 12., marca FRANCHI, con matricola abrasa, in buono stato d’uso e conservazione; 8 cartucce calibro 12.
Durante l’attività di ispezione dei luoghi veniva anche accertato – unitamente a personale dell’ENEL – che l’energia elettrica servente il magazzino (pari a 50 kw/h), veniva sottratta in maniera fraudolenta, mediante allacci abusivi alla rete elettrica pubblica con l’utilizzo di più cavi portanti e  54 trasformatori.
Quanto rinvenuto è stato  sottoposto a sequestro.
I due indagati sono stati, dunque, tratti in arresto per l’attività di produzione di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, per la detenzione illegale di arma clandestina e per il furto aggravato di corrente elettrica, quest’ultimo generante un grave danno patrimoniale alla società di distribuzione.
Gli arrestati, dopo le formalità di rito e su disposizione della Procura della Repubblica di Sciacca, venivanocondotti presso la casa circondariale di Sciacca, in attesa di giudizio direttissimo.