Diventa sempre più in mistero ciò che sta capitando al peschereccio di Mazara del Vallo, "Anna Madre", sequestrato dalle autorità tunisine e bloccato al porto di Sfax da più di 15 giorni. Otto dei dieci componenti l’equipaggio, di cui 4 mazaresi e sei tunisini, possono rientrare a Mazara mentre il capitano ed il motorista non possono lasciare Sfax se non verrà pagata l’ammenda richiesta di 69 mila euro.
I marittimi hanno fatto lo sciopero della fame, e dopo sei giorni uno di loro si è sentito male ed è stato imbarcato per fare rientro a Mazara.
«Siamo in contatto costante con le autorità locali per agevolare il rimpatrio degli altri due membri dell’equipaggio, tuttora presenti a Sfax. Al peschereccio Anna Madre è stata comminata una multa il cui pagamento consentirebbe la partenza dell’imbarcazione e del suo equipaggio, costituito dal capitano e dal motorista». Lo scrive l’Ambasciata italiana in Tunisia in un post pubblicato giovedì sera a mezzanotte sulla propria pagina Facebook.