17,00 - Clamorose novità da Forza Italia. Alla fine Guaiana non dovrebbe essere in lista, per fare spazio a Toni Scilla e a Giovanni Lo Sciuto. Il coordinatore regionale degli azzurri, Miccichè, ha promesso al senatore Antonio D'Alì, come risarcimento, che Guaiana verrà addirittura indicato come assessore regionale nell'eventuale vittoria di Musumeci. "L’indicazione del nostro Giuseppe Guaiana a componente del futuro Governo regionale e l’apprezzamento della sua coerenza politica da parte del coordinatore regionale Onorevole Gianfranco Micciché, ci conferma la validità del progetto che il Partito ha sempre portato avanti nell’interesse del territorio trapanese e dell’intera Sicilia, ed è motivo di ulteriore spinta elettorale per un’importante affermazione di Forza Italia in provincia di Trapani". Lo comunica il Senatore Antonio d’Alì, coordinatore provinciale del Partito di Forza Italia.
11,20 - Tra le facce nuove che si candidano c'è l'avvocato penalista di Alcamo Vincenzo Abate. Sposato, 36 anni, padre di due figli, Abate ha raccolto l’invito di “Diventerà Bellissima”, ritenendo doveroso impegnarsi direttamente “per la costruzione di nuove prospettive che consentano di cogliere tutte le opportunità che l’economia contemporanea offre, valorizzando al massimo le risorse e le capacità dei siciliani”. “Mi candido al parlamento siciliano – ha detto - per mettermi al servizio dei cittadini e lavorare insieme a loro".
09,30 - Il Pd non riesce a presentare una lista completa nel collegio di Trapani. E' questa la novità delle ultime ore sui retroscena delle liste per la campagna elettorale. In pratica, il primo partito in provincia non riesce a trovare una donna come quinta candidata, dopo il rifiuto di Teresa Diadema, la segretaria di Mazara del Vallo. Ecco la nota di Marco Campagna, segretario provinciale del Pd:
A seguito della direzione provinciale di ieri in merito alla composizione delle liste per prossime elezioni regionali mi è pervenuta la nota della segretaria del Partito Democratico di Mazara del Vallo Teresa Diadema:
"La segretaria del partito democratico di Mazara del Vallo impegnata nell'attuale campagna elettorale per le prossime regionali, al fine di promuovere il successo del candidato presidente della regione siciliana Fabrizio Micari, ha dato la disponibilità ad una sua possibile candidatura nel pd con l'auspicio che tale azione venisse accompagnata da altri dirigenti della provincia. Ciò avrebbe arricchito ulteriormente la già prestigiosa lista del pd. Considerato che tale iniziativa non ha sortito l'effetto sperato ossia incentivare la scesa in campo di altri dirigenti, ritira la propria disponibilità alla candidatura. Ribadisce di essere, insieme al gruppo dirigente di Mazara, fortemente impegnata per una grande affermazione del Partito Democratico". Pertanto siamo già al lavoro per completare la lista. Viene confermata la candidatura della marsalese Antonella Spanò.
08,00 - Conto alla rovescia per la presentazione delle liste. Da oggi fino a domani 6 ottobre, entro le ore 16, i partiti dovranno depositare le liste.
L'UDC ha completato la rosa dei nomi: Mimmo Turano, Eleonora Lo Curto, Giuseppe La Porta, Ivana Inferrara, Francesco Brignone.
Diventerà Bellissima presenta i suoi candidati: Paolo Ruggieri, Giorgio Randazzo, Marilena Ciotta, Vincenzo Abate. Non ha ancora firmato la castelvetranese Erina Vivona, pare che la sua candidatura non sia più così scontata.
Sicilia Futura-PSI schiera in campo: Giacomo Scala, Nino Oddo, Patrizia Paganelli, Ina Venezia, Salvatore Tarantolo.
Pronta per essere depositata la lista tandem Noi con Salvini-Fratelli d'Italia, in lista per la coalizione del centro destra, a sostegno di Nello Musumeci presidente, ci saranno: Vito Abate, Michele Tremarco, Vincenzo Testagrossa, Ana Gabriela Andor, Rosalia Pirrera.
In alto mare la lista Cantiere popolare - Idea Sicilia che oltre a Francesco Salone ha una rosa di nomi ventilati ma non certi, sono più le smentite che le certezze. Lista in bilico, dunque, per Saverio Romano e Lagalla che potrebbero rischiare di non consegnare la lista per il collegio di Trapani.
Riunioni su riunioni, tenute a Palermo, per il coordinamento di Forza Italia che ha il nodo Giovanni Lo Sciuto da sciogliere. Quasi certa la candidatura dell'ex deputato di Ap che dovrà vedersela in lista con Giuseppe Guaiana, Stefano Pellegrino e Mariella Grimaudo di Scelta Civica. Guaiana alla nostra redazione smentisce la possibilità di una sua candidatura al di fuori di Forza Italia, da uomo di partito non correrà sotto altri simboli o bandiere.
Il PD battaglia sulle prime tre posizioni, in lista Baldo Gucciardi, capolista e assessore regionale uscente alla Salute, Giacomo Tranchida, Paolo Ruggirello. Al momento solo una dona presente, la marsalese Antonella Spanò. Con probabilità la lista resterà composta in questa maniera, monca di altra quota di servizio. Il PD non solo non riesce ad avere donne spendibili ma viene chiesto loro un passo indietro per dare forza agli uomini schierati. Il Partito Democratico ripiega su se stesso e su tre uniche figure che possano trainare la lista.
Fortissime tensioni dentro la coalizione di centro destra, l'allestimento del listino del candidato presidente Nello Musumeci ha creato più di un malumore.
Resta fuori Gaetano Armao che ha convocato, per oggi, una conferenza stampa. Armao, dagli umori che si respirano presso la segreteria palermitana, pare sia sul piede di guerra, pronto a lasciare la coalizione. Per il centro destra, come abbiamo sempre scritto, sarà difficile metter d'accordo anime di estrazione diversa.
Dentro al listino ci sono Gianfranco Miccichè, Giusi Savarino, Mimmo Turano, Elvira Amata, Bernadette Grasso, Roberto Di Mauro. Non si è fatto in tempo a chiudere il listino del centrodestra che i salviniani, non condividendo la scelta sui nomi, ripropongono l'accordo e il sostegno a Musumeci solo un piano elettorale: “Ma non vogliamo avere niente a che spartire con i soliti personaggi che hanno messo in ginocchio la nostra terra". Così sentenzia Angelo Attaguille, segretario nazionale del movimento Noi con Salvini. Se ne accorgono solo ora di chi fa parte della coalizione? E si accorgono sempre ora che il programma è solo annunciato e non presentato al corpo elettorale?
Nessuna buona mossa nemmeno per il candidato presidente della coalizione del centro sinistra, Fabrizio Micari. Sembra quasi che il PD, e tutti i partiti della coalizione, con la presentazione del listino e dei quattro assessori designati, abbiamo deciso di giocare a perdere.
Se di sconfitta si parlerà il 6 novembre i partiti la imputeranno al sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ovvero allo stesso Micari. Loro sono bravissimi a smarcarsi dalle proprie responsabilità, ovvero sarà colpa di Claudio Fava che avrà spaccato la sinistra. Preparate i crisantemi.
Intanto il listino di Micari non accontenta nemmeno i dem, premiata solo una parte renziana vicino a Fausto Raciti, segretario regionale, e a Davide Faraone. Nessun esponente della società civile.
Ecco i nomi: Valeria Sudano, Alice Anselmo, Vincenzo Vinciullo, Mariella Lo Bello, Antonio Rubino, Nicola D'Agostio. Non c'è strategia nell'allestimento dello stesso. Nomi forti elettoralmente presenti in listino, di solito si fa il contrario, che non pongono la centralità di candidature nuove e che provengano dal mondo esterno. Tutto fatto in casa, insomma.
Non è stato cauto ed accorto Micari nemmeno per la scelta dei quattro assessori designati: Giuseppina Torregrossa ai Beni Culturali, Emiliano Abramo alla Famiglia, Alessandro Baccei Bilancio e Programmazione, Giuseppe Biundo alle Attività Produttive. Biundo lo si ricorda soprattutto per la guida di un consorzio che ha prestato servizi nel campo della formazione professionale aiutando la Uil a cedere l'Enfap a taluni imprenditori vicino a Francantonio Genovese. Quel Genovese che a Messina ha il figlio, Luigi, candidato in Forza Italia.
Micari pare abbia scelto gli assessori da solo, senza consultarsi con gli alleati della coalizione e creando malumori al suo vice, Giovanni La Via.
Intanto un altro sondaggio, commissionato a Tecnè, vede Nello Musumeci nettamente in testa con il 36-38%, segue Giancarlo Cancelleri con 30-32%, Fabrizio Micari 14-16%, Claudio Fava con 5-7%.