La Corte di Cassazione ha confermato la condanna all'ergastolo per Vito Marino, di Paceco, per la strage della famiglia Cottarelli - marito, moglie e figlio 17enne - sterminata in una villetta di Brescia il 28 agosto 2006. Contestualmente la Suprema Corte ha annullato la condanna all'ergastolo per il cugino di Vito Marino, Salvatore, rinviando gli atti in Corte d'appello dove di fatto la vicenda approda per la quarta volta, dopo i tre processi di secondo grado precedenti di cui uno celebrato a Brescia e due a Milano.
I cugini trapanesi Vito e Salvatore Marino risultano però irreperibili da un anno, da prima dell'ultima sentenza d'Appello. "Abbiamo metà verità anche se speravo di scrivere la parola fine su questa storia dopo undici anni». Così Mario Cottarelli, fratello di una delle tre vittime, commenta la sentenza della Cassazione "Se i giudici di Cassazione fossero stati convinti dell'innocenza di Salvatore Marino avrebbero annullato l'ergastolo senza rinviare gli atti per un nuovo processo d'appello che chissà quando inizierà - ha aggiunto - anche gli ultimi anni di vita che mi restano li passerò ad aspettare giustizia per mio fratello e la sua famiglia".