Assoluzioni per traffico di droga e una condanna per tentata estorsione ai gestori di un supermercato di Marsala. E’ così che si è concluso, in Tribunale, un processo che vedeva alla sbarra degli imputati cinque marsalesi.
Ad emettere la sentenza è stato il giudice monocratico Lorenzo Chiaramonte. Ad essere condannato (a quattro anni di carcere) per tentata estorsione è stato il 47enne Pietro Marino. Per l’accusa, nel 2008, Marino avrebbe indirizzato una lettera in busta chiusa con la scritta “mettiti in regola” al direttore e al capo zona del supermercato “Simply” di Marsala, Giuseppe Di Girolamo e Matteo Bono.
Con quella lettera, Pietro Marino, difeso dall’avvocato Diego Tranchida, “compiva – si legge nel decreto di rinvio a giudizio firmato dal gup Annalisa Amato – atti idonei diretti in modo non equivoco a costringere Di Girolamo e Bono a fare qualcosa, ovvero a pagare il ‘pizzo’, procurando a se un ingiusto profitto, non riuscendo nel proprio intento per la opposizione delle parti offese che denunciavano prontamente l’accaduto al Commissariato di Ps di Marsala”. Marino, comunque, come altri quattro imputati, è stato assolto dall’accusa di traffico di sostanze stupefacenti (cocaina). Gli altri quattro imputati assolti da quest’accusa sono Gaspare Salvatore Mirabile, di 47 anni, abitante nel quartiere popolare di Amabilina, come pure Francesca Daniela Pellegrino, di 50, e Alessandro Quinto De Carlo, di 49. Assolto, infine, anche Maurizio Mancini, di 49, abitante in contrada Giunchi. A difendere questi ultimi quattro imputati sono stati gli avvocati Stefano Pellegrino, Daniela Ferrari (legali di Mirabile), Duilio Piccione (per Manicini), Vincenzo Sammartano (per Pellegrino) e Diego Tranchida (per De Carlo). I fatti di droga contestati dall’accusa (indagini della polizia) sono relativi al periodo marzo-giugno 2010