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14/10/2017 06:00:00

Elezioni, Giovanni Lo Sciuto: "Alfano deve chiedersi perché così tanti abbandoni di AP"

Giovanni Lo Sciuto candidato all’Ars alle elezioni del 5 novembre. Lo Sciuto nel 2012 era candidato con l’MPA, lei prese 6 mila e passa voti, ora ci vuole riprovare con Forza Italia. Perchè questo partito e perché lo schieramento di centrodestra e Musumeci?

La mia non è stata una decisione presa all’improvviso ma ponderata. Io quando ho aderito al Nuovo Centro Destra ho aderito ad una formazione che militava nel centrodestra. Il mio pensiero era quello di continuare in questa area politica moderata. Alfano ha deciso di andare con il centrosinistra, io per quel che mi riguarda sono rimasto con la mia posizione politica, io provengo dalla Democrazia Cristiana e ho fatto l’accordo con Forza Italia. Come sapete sono cinque parlamentari regionali che hanno sposato questo progetto, tra cui due-tre provenivano da Forza Italia e da qui si è deciso di fare questo accordo per rafforzare il centrodestra e votare Musumeci, che io conosco personalmente e so quanto sia una persona preparata, apprezzata e molto seria.

In forza Italia ci sono state molte resistenze per la sua candidatura. Lei ha capito perché? Hanno paura dei suoi voti, del fatto che lei possa arrivare primo e prendersi l’unico posto disponibile o c’è anche dell’altro?

Io non voglio entrare in questa polemica, io quando ho aderito a Forza Italia non c’era nessun iscritto. Lo stesso Stefano Pellegrino ha aderito al partito due giorni prima che aderissi io.  Da quello che mi risulta Scilla non è un parlamentare di Forza Italia e non è iscritto al partito, Guaiana non lo conosco nemmeno. Quando io ho fatto l’accordo a livello regionale, nessuno di questi era iscritto a Forza Italia. Un partito non può essere padronale ma aperto a tutti perché la politica è fatta di questo, di adesioni. Non ho capito queste polemiche, ripeto, io ero candidato a livello regionale, ho fatto un accordo preciso con Gianfranco Miccichè, vedremo quello che uscirà dalle urne e chi aveva ragione.

Lo Sciuto, lei fuoriesce da Alternativa Popolare e la lista non è in grado di conseguire i numeri elettorali, quanto è dispiaciuto?

Questo mi dispiace perché apprezzavo Alfano come Politico, ma Alfano stesso deve chiedersi perché cinque politici di Alternativa Popolare hanno lasciato per passare al centrodestra e non è avvenuto il contrario. Questa è una riflessione che un politico attento come Alfano doveva fare prima.

La lista di Forza Italia è molto forte, chi teme al suo interno?

Io non temo nessuno, per me sono compagni di lista, ci confronteremo in maniera corretta e seria tutti quanti, chi è più forte vincerà. Io penso che Forza Italia è un grande partito e anche per chi perde ci potrà essere spazio per altre competizioni elettorali.

Lo Sciuto, lei è candidato di Castelvetrano, Comune sciolto per mafia e tra l’altro con un appendice che ha sancito l’incandidabilità per un turno dell’ex sindaco Errante e di altri politici, che clima c’è a Castelvetrano?

A Castelvetrano c’è sicuramente un clima di malinconia e disappunto per quello che è successo. Come sappiamo, sciogliere il Comune a cinque giorni dalle elezioni non è stata una cosa corretta nei confronti di chi si è impegnato per fare la campagna elettorale. Se questo provvedimento doveva essere preso poteva essere preso prima. Detto questo, noi siamo qua per fare una campagna elettorale con i miei concittadini per dire che la politica deve andare avanti e speriamo che tutto finisca bene. Ci sono alcuni candidati che hanno fatto ricorso al TAR per lo scioglimento del consiglio comunale e il TAR ha preso in considerazione di discutere di questo scioglimento che, secondo me, presenta tante lacune.

Lei, tra l’altro, è l’unico candidato di Castelvetrano tra quelli che possono farcela?

Ci sono io e poi due signori in altri partiti. Ma come esperienza ci sono solo io.

Si aspetta una risposta importante dalla città?

Spero che la città risponda, perché, ripeto, la politica deve continuare ed è necessario che i cittadini ritornino a votare e ad avere fiducia nelle istituzioni.

A Marsala come è posizionato, le è venuto a mancare un punto di riferimento in consiglio comunale che era quello di Alessandro Coppola che è passato con Ruggirello.

Io ho basato la mia azione politica sui rapporti personali e su quello che poi riesco a fare nei territori. Sono fiducioso su Marsala perché ho sempre attenzionato questo territorio. Spero di fare un buon risultato, più che ai consiglieri comunali mi sto dedicando ai gruppi di persone, a tanti amici, è questa la mia base elettorale e lavoro su questo. Ormai credo poco nei consiglieri comunali perché cambiano sempre casacca.