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16/10/2017 07:15:00

Regionali, Ruggirello all'attacco di Gucciardi. Inaugurazione con gaffe di Pellegrino

E' stato un fine settimana intenso per la politica, con tutti i big locali impegnati nella competizione regionale per il rinnovo del Parlamento Siciliano il 5 novembre prossimo.

Sabato pomeriggio ha aperto la sua campagna elettorale, a Salemi, Baldo Gucciardi capolista del Partito Democratico e Assessore regionale alla Salute. Gucciardi ha evidenziato la necessità di riportare la gente al voto, di sanare la frattura tra i territori e la politica: “Il mio non è un impegno calato dall’alto, ma frutto di un percorso. I cittadini hanno bisogno di un riferimento e, incontrando migliaia di persone, ho capito di avere un ulteriore compito. Ho, infatti, il dovere di essere un rappresentante senza barricate. C’è il Pd, ma ci sono anche tantissimi cittadini che, pur non militando in questo partito, hanno bisogno di avere un punto di riferimento e si sono comunque avvicinati a me in queste settimane per capire come sia riuscito a ottenere alcuni risultati di governo”.

Non  poteva mancare il passaggio politico sulla Sanità che attiene prettamente alla Salute dei siciliani e che non può essere tema di destra o di sinistra, riguarda tutti i cittadini indistintamente: “ Ho girato in lungo e largo gli ospedali della Sicilia per vedere da vicino tutte le criticità. Ho ridisegnato la Rete ospedaliera con l’idea che un cittadino che abita sui Nebrodi o sulle Madonie debba avere lo stesso diritto di assistenza sanitaria che ha un cittadino che vive in un’area metropolitana e per dare una grande boccata d’ossigeno alle strutture sanitarie con lo sblocco delle assunzioni e dei concorsi. L’approvazione della Rete ospedaliera è un grande risultato perché, oltre alla Sicilia, solo l’Emilia Romagna ha avuto il via libera alla nuova rete. Sia chiaro, però. Non mi sento di aver fatto cose straordinarie, ho fatto solo cose che servivano ai siciliani e abbiamo portato a casa i risultati. Ecco perché ho deciso di usare lo slogan “La politica dei risultati” per la mia campagna elettorale”.

Punta sulle cose che ancora ci sono da fare per il territorio trapanese a cominciare dalle infrastrutture e dai giovani: “Io voglio lottare per l’aeroporto Birgi, per i porti di Trapani e Marsala, per una rete autostradale migliore e per incentivare il turismo. L’agricoltura, inoltre, deve ritornare ad essere il volano di sviluppo economico occupazionale e sociale come un tempo”.

Nella giornata di ieri pomeriggio ha inaugurato il comitato elettorale,  a Marsala,  l'altro candidato del Partito Democratico, Paolo Ruggirello, deputato uscente.

Piazza Piemonte e Lombardo gremita di tanta persone, la squadra di Ruggirello si accresce, oltre ai consiglieri,  ad affiancarlo in questa tornata elettorale Nicoletta Ferrandelli e il padre, Pino.

Ruggirello non si nasconde continua a definirsi un partito dentro il partito, lo stesso partito che il 6 novembre inizierà a pretendere di cambiare a cominciare dalla segretaria comunale, Antonella Milazzo.

“A me  interessa essere il deputato di un partito presente sul territorio e non essere sotto qualcuno, il 6 novembre il cittadino determinerà non solo il deputato ma anche il futuro del partito che fino ad oggi è stato di proprietà privata, ci hanno nascosto le tessere, non ci hanno voluti e non hanno consentito il nostro tesseramento. Io non acquisto consiglieri comunali, io faccio liste”.

Durante l'apertura della campagna elettorale a prendere parola è il presidente del consiglio, Enzo Sturiano, vicino da anni a Ruggirello.

Sturiano si sofferma sulla deputata  regionale uscente, Antonella Milazzo, sostenendo che la città non ha avvertito la sua presenza e nemmeno la sua attività politica.

Si riaggancia al discorso di Sturiano anche Ruggirello che dice di essere l'unico candidato spendibile che la città di Marsala possa avere: “ la Milazzo sedeva con me tra i banchi e parlava solo se il suo detentore gli indicava cosa dire”.

E' una guerra all'arma bianca, Ruggirello va dritto su Baldo Gucciardi: “Siamo stati traditi tante volte durante le amministrative delle varie città della provincia. Non è un uomo di fede e di parola, non ha mantenuto gli impegni con noi ad Erice... del resto non sono io il figlioccio di Salvo ma Gucciardi. Io non ho nulla da nascondere e non temo né Gucciardi né Tranchida”.

E' pronto a prendersi il PD in mano Ruggirello e a cambiarlo, a farlo diventare un partito inclusivo e non un salotto, “vero e non di tessere finte, di effettive elezioni di segretaria e non fantasma”.

Lo ha chiesto anche la consigliera comunale Luana Alagna rivolgendosi alla platea e strappando l'impegno allo stesso Ruggirello.

L'occasione è stata buona per indicare le difficoltà che ci sono nel dialogare con l'Amministrazione Comunale guidata da Alberto Di Girolamo, sindaco che la lista di Sturiano ha contribuito ad eleggere, “ lo slogan per bene ci aveva convinto, dice Ruggirello, ma oggi non più. Ho chiesto nel 2015 a Sturiano di fare un passo indietro per la candidatura a sindaco della città, ho fatto un errore che non si ripeterà”.

Ruggirello lancia la candidatura a Sindaco di Marsala di Enzo Sturiano per le amministrative del 2020 del dopo Di Girolamo: “Noi anche se del PD non abbassiamo la testa”.

 

Dall'altra parte della città, in viale Isonzo, apriva la sua campagna elettorale tra musica e politica, Stefano Pellegrino candidato in Forza Italia.

Con lui sul palco alcuni colleghi tra cui Giacomo Frazzitta. Ha presenziato il senatore Tonino d'Alì e l'indicato assessore forzista Giuseppe Guaiana.

 L'attenzione è centrata sul Fondo di solidarietà per gli agricoltori, sul turismo:  “immaginiamo di poter vincere la disoccupazione. Ci riusciremo perché i giovani sono il volano dell'economia.  Il turismo ha bisogno di essere messo a sistema, si è pensato con il candidato presidente Nello Musumeci di poter istituire l'assessorato delle isole minori”.

Per Pellegrino è l'uomo che fa la differenza: “Io vi chiedo il voto e in cambio vi posso dare la mia lealtà, la mia trasparenza e la mia storia.

L'emozione ha tirato un brutto scherzo a Pellegrino che inizialmente ha detto che la lista di Forza Italia è composta da quattro uomini, poi ha corretto il tiro: “Sette candidati”….

Qualcuno lo dica a Pellegrino che le liste, tutte, sono composte da cinque candidati, magari essendo capolista non avrà letto i nomi dei suoi colleghi di lista.