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20/10/2017 02:00:00

Trapani, chiesti quattro anni di sorveglianza e la confisca dei beni di Vincenzo Morici

Quattro anni di sorveglianza speciale e la confisca del patrimonio valutato in oltre 30 milioni di euro per l'ingegnere Vincenzo Morici. E' questa la richiesta fatta dal pm Andrea Tarondo davanti al Tribunale delle misure di prevenzione di Trapani. La richiesta arriva a conclusione del procedimento che ha visto anche coinvolto l'imprenditore Francesco Morici, per anni a capo del gruppo imprenditoriale e scomparso qualche mese fa all'età di 83 anni.

L'accusa ha portato in aula tutti gli atti giudiziari riguardanti gli appalti pilotati, turbative d'asta, tangenti risultate dall'inchiesta denominata Corrupti Mores. Una indagine condotta dall’allora capo della Squadra Mobile Giuseppe Linares che portò alla luce gli affari tra mafia, politica e imprese. I Morici secondo l’accusa sarebbero stati imprenditori al “servizio” di Cosa nostra, e grazie alla mafia trapanese, guidata prima da Virga e poi da Pace, hanno avuto la possibilità di aumentare la loro ricchezza potuto compiere un grande salto imprenditoriale, ottenendo facili arricchimenti.

Rapporti tra i Morici e mafiosi che sarebbero stati molto stretti. All’interno di questo giro di affari e appalti avrebbe avuto un ruolo fondamentale l'imprenditore di Valderice Tommaso "Masino" Coppola.