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21/10/2017 14:25:00

Sicilia, la recensione dell'auto è offensiva: uomo incaprettato nel portabagagli

 Un uomo "incaprettato" nel bagagliaio di un Suv e la frase "i siciliani usano fare così". Un magazine di auto e moto francese finisce nel mirino delle polemiche per aver usato i soliti cliché sulla Sicilia e la mafia per recensire un'auto. Il video incomincia con la canzone che apre il film di Francis Ford Coppola, Il Padrino, mentre la telecamera inquadra la campagna siciliana e Corleone, il paese di origine del boss cinematografico.

A mano a mano che scorrono le immagini il giornalista mostra le caratteristiche principali del Suv attraversando la campagna siciliana nei pressi di Corleone, una curva dopo l'altra e una buca dopo l'altra. Le prestazioni della macchina si adattano caparbiamente a ogni tipo di asfalto, fa notare con un lieve accento di ironia. E infine, nel mostrare la capacità del bagagliaio, ecco che dietro il giornalista spunta un uomo "incaprettato" all'interno della macchina.

Bisogna passare dalle parole indignate ai fatti. Chiediamo ai Commissari straordinari del Comune di Corleone di procedere alla querela della rivista e della casa automobilistica e alla richiesta di un maxi-risarcimento danni. Facciamo un appello agli avvocati di Corleone affinché in pool si proceda alla denuncia e col ricavato del risarcimento danni facciamo più bella Corleone". Così scrive un indignato Dino Paternostro, direttore di Città nuove, sui social. Paternostro parla di "offesa alla città". Immediata la replica di un noto legale, Antonio Di Lorenzo, di Corleone: "Io e il mio studio legale ci siamo sono pronto ad incontrare i Commissari o a fare una riunione con la nostra comunità pronto ad incontrare i colleghi avvocati di Corleone per un'eventuale azione legale congiunta di sicuro il servizio in questione ci consente di ottenere un serio risarcimento danni e sono d'accordo con te ci serviranno a rendere Corleone più bella".

Ma non sono gli unici a lamentarsi. Su Facebook e Twitter c'è una indignazione generale: Rosalba Saporito dice che "è una cosa orribile". Mentre Anna Grizzafi dice: "Che cattivo gusto, per loro noi siamo questo. Mi sembra giusto chiedere un risarcimento. I cittadini onesti di Corleone non si riconoscono in queste pratiche". "Basta con le ingiustizie, devono pensarci due volte prima di accostare il nome Corleone a qualsiasi cosa lo denigri", dice Concetta Dragna. Qualcuno in queste ore sta provando a fare il download del video ma sembra che sia stato rimosso.