Toni Scilla candidato per la lista di Forza Italia per la competizione regionale del 5 novembre. Come va la campagna elettorale?
Intanto è una lista forte, l'obiettivo del partito è essere determinanti per la ricostruzione del centro destra.
Lei il suo primo incontro pubblico a Marsala lo ha tenuto alla presenza dei coordinatori di Forza Italia...
Si, sono intervenuti il coordinatore provinciale, senatore Tonino d'Alì, il vice coordinatore regionale, senatore Francesco Scoma, e l'assessore indicato, Giuseppe Guaiana. E questo nonostante tanta confusione sia stata fatta sulla lista…
Quale è stata la confusione Scilla? Lei è sempre stato candidato dentro Forza Italia? Ha la tessera del partito?
Assolutamente si, per me parla la mia storia. Io sono sempre stato coerente. La lista di Forza Italia è stata composta dal coordinamento provinciale fin dall'inizio ed era composta dalla mia persona, da Stefano Pellegrino e da Giuseppe Guiaiana. Poi a livello regionale ci sono stati altri accordi che prevedevano l'ingresso di cinque parlamentari in Forza Italia e che provenivano dall'area di centro sinistra, venivano da Alternativa popolare. Questo passaggio è fondamentale perché sono circa 50 mila voti che si spostano dal centro sinistra al centro destra. A quel punto ci siamo trovati in questo pacchetto anche Giovanni Lo Sciuto e si è creato il problema della sua candidatura dentro la lista. Il nostro coordinamento provinciale si è posto il problema dell’opportunità politica di avere Lo Sciuto in lista visto che ha appoggiato il governo Crocetta.
Scilla, pesca e agricoltura insieme ad altri risultati che lei ha ottenuto sul territorio senza ruolo istituzionale. Quale il suo impegno oggi in campagna elettorale?
Penso che fare politica non è avere il titolo ma chi va in Assemblea deve andare a legiferare. Io penso che dal punto di vista politico bisogna partire dalla conoscenza e dal lancio dei polmoni della nostra economia: pesca, agricoltura e turismo. Se riusciamo a mettere in rete questo ragionamento abbiamo risolto molti problemi. Per essere imprenditori non bisogna creare per forza macchine o elettrodomestici ma bisogna poi saperli vendere. Non ci può essere sviluppo se ancora in treno per raggiungere qualche destinazione ci vogliono più di tre ore.
Come pensa di convincere il partito degli astenuti ad andare a votare?
Per me parla la coerenza e la capacità legislativa. Sbagliato essere deluso dalla politica ma dobbiamo capire che la classe politica la elegge il cittadino. Ho fatto sempre politica con la gente e per la gente e il mio telefonino e la mia segreteria è stata sempre aperta, non più accadere quello che è accaduto nel 2012 quando Crocetta è stato eletto con il 13% dei siciliani. La politica o la facciamo o la subiamo, il 6 novembre comunque ci sarà un governo regionale e comunque ci saranno 70 deputati. Votate Forza Italia e votare Toni Scilla perché difendo il territorio. Sto facendo i comizi in piazza, la politica non può essere un click.