Lucia Titone candidata di Castelvetrano alle elezioni regionali del 5 novembre per la lista “I Centro Passi” a sostegno di Claudio Fava presidente. Micari dice che dietro Musumeci c’è un vecchio centro di potere che vuole continuare a mantenersi, secondo lei dietro Micari cosa c’è?
Il nostro candidato Claudio Fava ha avuto delle parole eleganti per Micari ed io credo che sia una brava persona, ma non basta essere una brava persona in questa terra. Qui bisogna dire che con questo mandato elettorale queste persone, in questo caso non mi riferisco a Micari ma a tutta la coalizione e a chi ha già governato, sono complici di questo sfascio.
Lei dice, Micari indirettamente è complice. E’ un discorso grillino il suo.
Non faccio un discorso grillino perché amo l’appartenenza. Per me essere radicati in un partito, in una storia è fondamentale. Qualunque movimento che nasce dalla protesta certamente può essere una sponda cui facilmente ci si può appigliare, ma noi non conosciamo la storia che sta dietro a questi soggetti, non ne conosciamo le strategie politiche e l’esperienza.
Titone, ma voi a sinistra ve li siete mangiati tutti i partiti.
La sinistra esiste ed è sana. Sulla divisione della sinistra c’è una fortissima strumentalizzazione.
Ma ci sono sei gruppi parlamentari oltre al PD.
Ci sono delle diversificazioni in una sinistra storica che desidererebbe andare verso una sintesi.
Ma è da un secolo che si cerca la sintesi.
Io penso che la politica sia dialettica e confronto. La sinistra c’è, c’è stata e continuerà. Io sono di Rifondazione e sicuramente non si può attribuire a questo partito la responsabilità della divisione.
Titone, se il centrosinistra perde sarà colpa di Fava?
Io credo che Fava stia rappresentando la parte più sana di questo territorio. Credo nello sforzo straordinario e nella motivazione del nostro candidato presidente. Noi non diciamo che siamo i migliori, ma siamo semplicemente coerenti e leali. Non siamo i fautori dell’etica, ma questa dovrebbe essere una strada normale da seguire. Le norme etiche che hanno guidato la politica noi le abbiamo da sempre rispettate.
Lucia Titone, quale sarà la manovra ideale per il territorio della provincia di Trapani della lista “I cento passi” e dalla coalizione che lei rappresenta? Quali sono le vostre proposte?
In questa terra bisogna ripartire da zero.
Per l’aeroporto di Birgi qual è la vostra soluzione?
I comuni al più presto dovrebbero firmare e la Regione dovrebbe intervenire in maniera diversa, con una politica di trasparenza che fino a questo momento non ha fatto. Fino adesso l’aeroporto è stato gestito da forze e clientele che hanno determinato un disastro.
Titone, ma una soluzione per far ripartire all’aeroporto ce l’ha o no?
Se rimane questa situazione di incertezza rischiamo che il territorio di Marsala e della provincia di Trapani rimarrà senza un aeroporto. La soluzione è che la Regione Sicilia intervenga sui trasporti e sugli investimenti nelle infrastrutture.
Del Rio ha presentato in questi giorni un progetto di sviluppo e di investimenti per potenziare il trasporto ferroviario regionale siciliano, cosa ne pensa?
Il problema dei trasporti e della viabilità è un problema antico. Diciamo che c’è il sospetto che quelle di Del Rio siano delle solite promesse da campagna elettorale. La cattiva viabilità in Sicilia è uno dei motivi che ci fa perdere turisti. Abbiamo una segnaletica inesistente e il turista non riesce a trovare i nostri luoghi turistici anche per questo. I trasporti delle merci nella nostra terra avvengono con grandi difficoltà anche per una viabilità disastrosa e le nostre imprese per questo perdono competitività.
Lucia Titone, parliamo di abusivismo edilizio. Secondo lei esiste quello di necessità e come lo risolviamo il fatto che in Sicilia ci sono 250 mila immobili da abbattere e che non vengono abbattute?
Noi non possiamo che partire dal principio di legalità in questo caso. Le case vanno abbattute ma ci vorrebbe un po’ più di tempo per valutare quale criterio decidere sul provvedimento degli abbattimenti. Siamo di fronte ancora una volta ad un annoso problema che i guasti e i guai che hanno determinato i politici ricadono poi sui cittadini che talvolta hanno costruito con grande fatica e sacrificio.
Titone ma le case abusive sono lì comunque, si devono abbattere o no?
Le case vanno abbattute perché il principio della legalità è sacro ma quanti hanno costruito con fatica vanno risarciti.
Titone, i nostri lettori penseranno che non si vuole esporre perché avrà qualche abusivo che la vota?
No assolutamente. Io conosco bene il territorio di Triscina e non è diverso da quello che è successo nelle altre regioni. Quel territorio è stato rovinato dalla vecchia politica e dal fatto che non c’è mai stato un piano regolatore e che nessun amministratore dell’epoca ha voluto dare e seguire delle normative. Chi ha costruito in maniera abusiva sicuramente rientra nel provvedimento del commissario ma mi metto anche dalla parte di quei cittadini che hanno costruito con sacrifici.