La Sicilia al centro della politica della pesca. Toni Scilla a Roma incontra il Direttore generale della pesca del Ministero delle Politiche Agricole Rigillo. Ieri mattina a Roma, Toni Scilla ha incontrato il Direttore generale della pesca Riccardo Rigillo.
L’incontro ha gettato le basi per ridare alla Sicilia un ruolo centrale all’interno di una politica di gestione della pesca che sia in grado di tutelare l’intera categoria.
Nel corso del colloquio sono stati trattati temi importanti che hanno bisogno di risposte immediate. Si è discusso della necessità di inserire nel più breve tempo possibile la professione del pescatore tra quelle usuranti, si è parlato poi della esigenza di dettagliare un fermo biologico che sia adeguato alle esigenze delle marinerie e dei mercati, si è discusso della urgenza di ripristinare i rapporti socio economici con i paesi rivieraschi per evitare continue perdite da parte delle marinerie siciliane, quella mazzarese principalmente, sia economiche che in termini di vite umane.
L’incontro capitolino ha permesso poi di ridiscutere la questione delle quote tonno che, come ha detto Scilla: “devono essere distribuite in maniera intelligente ed equa, tenendo conto in modo particolare delle esigenze della pesca col metodo palangaro”.
“La storia, la cultura, le tradizioni e l’economia stessa della Sicilia sono da sempre basate sulla pesca – ha ricordato Scilla a Rigillo – ed è per questo che consideriamo il settore un valore da tutelare, da difendere e da recuperare per dare all’Isola un nuovo input che possa servire da spinta per far tornare ricchezza e prosperità tra la nostra gente”.